ATESSA – Come da programma sono arrivati ad Atessa i coraggiosi ed avventurosi vespisti che si sono lanciati in questo emozionante viaggio per l’Italia in Vespa con un compito molto particolare, che fa onore a chi si è messo sulla strada macinando chilometri ma raccontando storie di genitori di ragazzi autistici e difficoltà che ogni giorno sono ostacolo.
Ieri mattina, tra le tante tappe di questo lungo viaggio di oltre 7000 chilometri, durato quasi un mese e giunto ormai alla conclusione, sono arrivate le vespe colorate con lo slogan “L’ autismo sale in vespa”, perché la missione di Augusto, Domenico, Agostino e Francesco è proprio quella di raccogliere fondi da donare all’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.
Insieme a loro anche Franco Di Braccio, presidente dell’Associazione Sanguis Francisci che partecipa al viaggio per contribuire alla ristrutturazione della Chiesa di San Francesco d’Assisi di Castelvecchio Subequo, dove è conservata la reliquia con il sangue del Santo, simbolo di quello spirito francescano che si unisce alla causa.
Ad attenderli il Vespa Club di Atessa che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa riuscendo in pochi giorni a raccogliere i fondi da donare per un nobile intento, diventando così parte di questa grande impresa.
Un percorso studiato in ogni singola tappa, come ha raccontato Agostino Mastrorocco, con il supporto dei tanti club dell’Italia che hanno voluto dare il proprio contributo.
Accolti dalla città nel Teatro Comunale, alla presenza delle Istituzioni e dei componenti del club atessano hanno raccontato il viaggio, non solo i chilometri ma soprattutto quello che si nasconde in questa bellissima iniziativa, durante la quale hanno conosciuto ed incontrato tanti genitori e ragazzi che si sono reinventati per vivere al meglio quest’occasione di vita, storie di chi combatte ma anche di altri che, invece, nella difficoltà chiedono aiuto per continuare a garantire un futuro migliore per i propri figli.
Bellissime le parole di Augusto Gaudino nel ripercorre la nascita dell’idea, ormai alla terza edizione, un racconto toccante per le esperienze e per tutto quello che hanno trovato negli occhi delle persone pronte ad accoglierli.
Un viaggio in cui hanno creduto anche alcuni personaggi del mondo del giornalismo, della tv e dello sport che li hanno supportati, ma senza mai dimenticare che il passo più importante è quello da compiere strada dopo strada, in ogni luogo ed in ogni città, per raccogliere e riportare a casa, per sensibilizzare e contribuire a studiare, capire ed agire per i tanti ragazzi che ogni anno sempre di più si scontrano con l’autismo.
Belle iniziative che riempiono il cuore e che rendono tutti più vicini, complimenti per questo viaggio speciale capace di unire tanti sotto un’unica passione, quella della Vespa, ma con la volontà di raggiungere un grande e lodevole traguardo.