L'obiettivo è difendere, valorizzare e promuovere il territorio, partendo da quello che è uno dei suoi principali simboli. C'è questo alla base della fondazione dell'associazione 'Trabocchi e traboccanti', presentata ufficialmente qualche giorno fa nel Centro di documentazione ambientale di Vallevò, a Rocca San Giovanni.
Del sodalizio, presieduto da Rinaldo Verì, titolare del trabocco Punta Tufano di Rocca San Giovanni, fanno già parte 27 proprietari delle antiche macchine da pesca che caratterizzano il tratto di costa adriatica della provincia di Chieti che va da Ortona a Vasto.
“Il trabocco – ha sottolineato Verì – è a tutti gli effetti un’attività produttiva che ha un vero e proprio indotto. Grazie a queste strutture, un marchio riconoscibile fuori e dentro l’Abruzzo, il turismo sta crescendo anno dopo anno. Ed è importante essere uniti, per avere più forza quando dobbiamo confrontarci con le scelte che riguardano il territorio”.
Prima problematica toccata quello del rischio della cancellazione di numerosi voli da e per l'aeroporto d'Abruzzo di Pescara per l'annunciato abbandono, della compagnia low cost Ryanair. Poi la questione della Via Verde, la pista ciclopedonale su un percorso di 40 chilometri lungo l’ex tracciato ferroviario. Un altro aspetto toccato riguarda la promozione globale, in chiave turistica, del territorio.
Dell'associazione, in attesa di ulteriori adesioni, sono inizialmente entrati a far parte: Franco Cicchetti (Trabocco Lupone); Gabriele Nardone (Punta Fornace); Alice Caravaggio (Vallegrotte);Marino Verì (Sasso della Cajana); Enrico e Mauro D’Antonio (Punta Isolata); Tommaso Verì (Punta Cavalluccio, Spezzacatena e Punta Torre); Rinaldo Verì (Punta Tufano); Bruno Verì(Pesce Palombo); Vilma Mancini (Trabocco San Giacomo); Tiziana Arrizza (Punta Rocciosa);Mario Tenaglia (Trimalcione a Punta Penna di Vasto); Luca Conti (Cungarelle Vasto Marina);Giuliana Bucco (Vento di Scirocco); Giovanni Finoro (Punta Punciosa); Umberto Gnagnarella (Punta del Guardiano); Comune di San Vito (Punta Turchino); Comune di Torino di Sangro (Punta Le Morge – Fosso del Diavolo) e Comune di Ortona (Punta Mucchiola).
