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Il Ministero dello Sviluppo Economico approva il progetto e dice sì ad Ombrina Mare

Anche questa mattina, in centinaia a Roma, purtroppo inascoltati.

Redazione
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Centinaia di abruzzesi anche oggi, dopo il 14 ottobre scorso, si sono ritrovati a Roma, sotto le finestre del Ministero dello Sviluppo Economico per gridare ancora il loro no al progetto di Ombrina Mare, dopo l’ultimo rinvio.

E in occasione di questa nuova conferenza dei servizi, la regione Abruzzo ha fatto richiesta di sospensione del procedimento in attesa della soluzione di giudizi di costituzionalità. Ed è con lo slogan “siamo abruzzesi, siamo pastori non siamo pecore cari signori” che gli abruzzesi si stanno facendo sentire, mentre la conferenza è ancora in atto.

Un nuovo rinvio? Una sospensione? Al momento nulla è ancora deciso, se non la forte opposizione degli enti locali alle trivellazioni.

 

 

AGGIORNAMENTI - Dopo mesi di lotte, manifestazioni, slogan, sit-in, la brutta notizia è arrivata. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha rigettato la richiesta di sospensione ed ha approvato il progetto di Ombrina Mare. La politica ha deciso. Ha deciso di trivellare il mare Adriatico non ascoltando ciò che il popolo abruzzese chiedeva, ovverosia lo sviluppo sostenibile che continuasse a fare dell'Abruzzo la regione verde d'Europa. Ora resta solo la possibilità del ricorso al Tar, ma come si comporteranno ora gli amministratori abruzzesi vicini al Governo dopo questa decisione?

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