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Ombrina mare, Regione e Comuni dicono no e presentano le loro osservazioni

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Scadono domani, martedì 29 luglio, i termini per presentare osservazioni alla procedura di Valutazione d'impatto ambientale (V.I.A) avviata dalla Medoilgas Italia sull’istanza di concessione d'estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi dal giacimento Ombrina Mare, a 6 km dalla Costa dei Trabocchi.

E la Regione Abruzzo, con la giunta D'Alfonso, ha deliberato un ricorso per osservazioni alla procedura da presentare al Ministero dell’Ambiente. Il voluminoso corpo delle osservazioni è stato redatto con il contributo di tutte le strutture regionali (direzioni, Arta, Mario Negri sud) e riguarda diversi aspetti, di compatibilità ambientale, paesaggistica, normativa e di incongruenze tecniche del progetto. "L'Abruzzo non è e non sarà mai trasformato in un distretto minerario", ha sottolineato l'assessore all'Ambiente, Mario Mazzocca. "Noi siamo contrari alla ulteriore perforazione del nostro mare", prosegue Mazzocca. "Faremo tutto quanto in nostro potere, andando anche oltre le strette competenze della Regione, per difendere il sistema ambientale abruzzese e il processo di sviluppo sostenibile che stiamo riattivando, e lo faremo solo con atti concreti sia dal punto di vista amministrativo che politico".

Non solo le osservazioni della Regione Abruzzo. Infatti, anche le amministrazioni comunali di San Vito Chietino e Fossacesia hanno depositato presso il Ministero dell'Ambiente altre osservazioni utili a contrastare il progetto di Ombrina Mare, con le quali si evidenziano “diverse ed insuperabili carenze sia tecniche che amministrative” relative alla realizzazione dell'impianto.

Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia, manifesta ancora una volta l'assoluta contrarietà alla realizzazione del giacimento di idrocarburi ed evidenzia che il progetto della Medoligas Italia Spa ricade in una zona sottoposta a “vincolo” ai sensi e per gli effetti della L.R. 93/94 in cui “la Regione individua i Trabocchi e il loro intorno, compreso il tratto di mare che ne concorra a formare il quadro d'insieme come beni culturali primari”.

Rocco Catenaro, sindaco di San Vito, sottolinea che “se si vuole nutrire la speranza di impedire questo sciagurato progetto è fondamentale che il fronte composto dai Comuni, dalla Provincia, dalla categorie di imprese e dalle diverse associazioni resti compatto ed anzi possa trovare nel nuovo Consiglio regionale un determinante alleato”.

Mario Pupillo, sindaco di Lanciano, ripete e affianca quanto deliberato dal Comune di San Vito in merito all’azione di contrasto portata avanti da anni per impedire l’installazione di una piattaforma petrolifera a largo del nostro mare. “Il Comune di Lanciano ha sempre svolto un ruolo di contrasto - precisa Pupillo -  attraverso il consigliere Bianco e dell’Assessore D’Ovidio, oltre al ruolo istituzionale dell’assessore all’ambiente Evandro Tascione. Il nostro no a Ombrina è forte e chiaro. Sarebbe assurdo, oltre ai danni ambientali, dire sì alla petrolizzazione alla vigilia della realizzazione della pista ciclopedonabile all’interno del Parco della costa dei trabocchi che dovrebbe far decollare il turismo.”

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