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Virtus Lanciano: La famiglia Maio non molla e rilancia

“Vittime di una gogna mediatica e di attacchi personali”

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LANCIANO - E’ stata una conferenza stampa molto intensa quella con cui questa mattina Valentina e Guglielmo Maio, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Virtus, hanno cercato di far chiarezza sul delicato momento che si sta vivendo da qualche giorno in casa frentana. Nella gremita sala stampa dello Stadio “Biondi”, diversi sono stati i temi e gli spunti di riflessione, a partire dalle recenti ed illustri cessioni di giocatori che come Piccolo, Di Cecco e Paghera hanno rappresentato per anni lo “zoccolo duro” della squadra.

"Noi non abbiamo cacciato nessuno” ha esordito Guglielmo, “abbiamo soltanto chiesto una mano prima agli uomini e poi ai calciatori ed ognuno ha fatto la propria scelta”. Non sono mancate frecciate dirette ad alcuni ormai ex-calciatori: “Piccolo non è andato al Pescara solo perché lo Spezia gli ha offerto un contratto migliore, Paghera è da un anno che chiedeva di essere ceduto e lo stesso Di Cecco che dopo il campionato giocato a Barletta (2011) si è ritrovato in B grazie a noi, ha preferito andare via ed accettare la proposta del Catania piuttosto che darci una mano”. “Ci saranno altre cessioni”, ha continuato Maio “ma noi non molliamo, crediamo ancora nella salvezza e non siamo l’agnello sacrificale di nessuno”.

A chi gli fa notare dei forti malumori espressi dalla piazza, il maggiore dei fratelli Maio risponde con forza: “In questi giorni ho sentito e letto tante cose, accetto le critiche sul piano amministrativo e sportivo, ma non posso sopportare le offese e i pesanti attacchi diretti verso di me e la mia famiglia, quello che sta accadendo ora a Lanciano, fa parte del gioco, si tratta di una normale operazione societaria messa in atto per salvaguardare il bilancio di un club in cui noi crediamo prima di noi stessi”.  I Maio hanno inoltre ribadito con fermezza la volontà di proseguire al timone della società e di come al momento nessuno, né l’imprenditore Colasante, né altri si siano fatti avanti per rilevare le azione della società: “Non conosco Colasante e non so nemmeno che aspetto abbia” ha affermato la presidente, siamo disponibili ad ascoltare tutte le proposte, ma ad oggi non c’è nulla di vero” le fa eco il fratello Guglielmo. Sul capitolo cessioni sono ancora diversi i giocatori in partenza e anche sul capitano Carlo Mammarella resta il forte interessamento della Salernitana.

Ci saranno senz’altro anche operazioni in entrata, ma al momento sono sconosciuti i nomi su cui sta lavorando il direttore sportivo Leone.  Confermato è anche arrivo di ulteriori (uno-due) punti di penalizzazione dovuti ad alcuni ritardi amministrativi causati da un cambio di normativa. Spazio anche ai discorsi sui progetti futuri della famiglia Maio come lo stadio di proprietà ed il nuovo centro sportivo. “Per lo stadio stiamo andando avanti” ha affermato Guglielmo “ieri mio padre Franco è stato in comune, ma non bisogna dimenticare che si tratta di opere complesse e anche per quanto riguarda il centro sportivo di Frisa, attendiamo una risposta dall’Istituto di Credito Sportivo”.

Al termine della conferenza, riservata esclusivamente agli organi di stampa, i fratelli Maio si sono fermati, all’esterno dello stadio Biondi per discutere con i tifosi nel tentativo di rasserenare l’ambiente. Le perplessità della piazza e dei supporters restano, ma solo il tempo e il campo potranno dire la verità su questa tribolata annata rossonera.

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