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D’Amico su EMF: “la Regione riservi all’associazione ‘Amici della Musica’una legge specifica per non far morire 45 anni di storia”

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LANCIANO - “Da socio non posso non stigmatizzare la situazione di stallo che ormai da troppo tempo interessa l’associazione ‘Amici della Musica sul fronte finanziamenti regionali e che, ad oggi, sembra non trovare sbocchi positivi”. Così Errico D’Amico, candidato sindaco per la coalizione di centrodestra, interviene sulla situazione di precarietà dell’istituzione frentana.  

Dopo il mancato inserimento dell’associazione e dell’Estate Musicale Frentana nei fondi erogati dalla Regione lo scorso ottobre 2015 e dopo il risibile contributo di 10mila euro derivante dal Furc (Fondo Unico Regionale per la Cultura) e la strenna natalizia per l’EMF di 20 mila euro, la situazione non sembra essere cambiata. 

Il candidato sottolinea come non ci siano ancora risposte concrete dalla politica a discapito dell'associazione “Nell’assemblea di soci di ieri - spiega D’Amico - è stato approvato un bilancio con un ammanco di circa 27mila euro, causati proprio dai fondi non arrivati dalla Regione Abruzzo e se non dovessero arrivare ancora risposte, cosa accadrebbe? Il lavoro del presidente Omar Crocetti e di tutto il cda portato avanti in questi anni andrebbe perduto?”. 

“Lo scorso 13 gennaio - ricorda il candidato sindaco - ho presentato in consiglio comunale la mozione con ad oggetto ‘iniziative a sostegno dei corsi internazionali giovanili di formazione orchestrali promossi dall’associazione ‘Amici della Musica’ Fedele Fenaroli’, reputando la stessa come l’unico e ultimo strumento possibile per garantire all’istituzione frentana un finanziamento adeguato e stabile attraverso il ripristino di una legge specifica, ma la Regione continua a mostrarsi sorda. Chiedo per questo - conclude Errico D’Amico - all’amministrazione regionale, di rispondere positivamente a queste nostre richieste per far sì che la nostra associazione, ente di formazione orchestrale periodale unico al mondo, possa continuare nel suo lavoro e portare alto il nome di Lanciano nel mondo della cultura”.

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