LANCIANO (31 gennaio 2013). Manlio D’Ortona, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, interviene in merito ai lavori dei Consiglio comunale del 29 gennaio scorso, con particolare riferimento a quanto deciso in merito agli interventi edilizi e alla riqualificazione urbanistica della città.
Nel corso dell’assise civica, infatti, l'amministrazione comunale ha recepito con un regolamento proprio la legge regionale 49/2012.
“Una legge – puntualizza D’Ortona - definita nel mio intervento "brutta" perché dichiara obiettivi di riqualificazione delle aree degradate e razionalizzazione del patrimonio esistente con mezzi e sistemi che vanno in forte contraddizione con lo stesso spirito che la legge propone. Una legge che lasciava, però, spazi di manovra di scelte all'ente locale decisamente migliorativi. Spazi di manovra che, neanche a dirlo, l’amministrazione Pupillo non ha fatto propri”.
Il regolamento proposto e approvato a maggioranza, se avesse colto e interpretato - secondo le aree di discrezionalità che la legge stessa concedeva - lo "spirito" dichiarato dalla legge, avrebbe potuto trasformare in una grande opportunità di rilancio questa occasione amministrativa.
Invece, il regolamento approvato in Consiglio comunale, con i voti contrari del Gruppo PDL e del Gruppo UDC, nei fatti non contiene le "valutazioni urbanistiche e paesaggistiche" obbligatorie e previste dalla legge stessa.
“Si potevano infatti individuare – ha suggerito D’Ortona - criteri che prevedevano una distribuzione dei "premi di cubatura" sul territorio differenziati in funzione dei livelli di saturazione urbanistici presenti oggi sul territorio. Invece saranno possibili aumenti di cubatura fino al 50% dei volumi esistenti per gli edifici residenziali e fino al 35% delle superfici esistenti per edifici non residenziali. Di fronte ad aumenti così consistenti di volumi e superfici – rimarca l’esponente di opposizione - nessun criterio è stato proposto per la collocazione degli spazi pubblici corrispondenti (verde pubblico, parcheggi, eccetera)”.
Il rischio che si corre è evidente: ampliamenti di edifici fortemente impattanti sul territorio in zone già sature di immobili, a fronte di aree di intesse generale in zone non attinenti con gli interventi edilizi puntuali realizzati. In altre parole si costruisce a "NORD" e si realizzano (forse) parcheggi a "SUD" e viceversa.
D’Ortona fa anche un’analisi più generale della situazione urbanistica che vive oggi Lanciano:
Un piano regolatore vigente approvato a novembre 2011.
I programmi integrati rimodulati da questa amministrazione (Fiera, Pietrosa e Torrieri) "fermi" e "congelati".
Una proposta di variante al Prg che doveva "venire alla luce" - secondo il piano di governo di mandato di questa amministrazione - entro dicembre 2012, ma ancora oggi inesistente.
I Piani attuativi previsti nel Prg vigente mai attivati.
Nessun piano attuativo nè regolamenti specifici per il rilancio del centro storico.
“Il regolamento approvato nel Consiglio comunale del 29 gennaio 2013 continua in questa direzione – rimarca D’Ortona - La mancanza di una visione complessiva dà, purtroppo, il suo determinante contributo ad un crisi generale. In altre parole, da parte di questa maggioranza non vi è alcuna consapevolezza del fatto che le manovre urbanistiche di qualunque genere, gestite in modo appropriato, sono tra le pochissime opportunità che un'amministrazione ha, in questo periodo così difficile, per trovare risorse e attivare una programmazione intersettoriale per rilanciare il futuro economico, sociale turistico e culturale di una città. Se queste sono le premesse all’idea di ‘smart city’ tanto paventata quale obiettivo strategico del mandato amministrativo da Pupillo e i suoi – conclude D’Ortona – allora siamo ben lontani dal vedere concretizzato questo obiettivo”.