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La Scuola "G. D'Annunzio" di Lanciano ospite al Quirinale dal Presidente Mattarella

Grande emozione per 30 alunni della scuola secondaria di Lanciano in visita a Roma

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LANCIANO - Il 28 Novembre, la scuola secondaria di I grado "G. D'Annunzio" di Lanciano, insieme ad altre provenienti da tutte le regioni d'Italia, è stata convocata, l'unica in Abruzzo, presso il Quirinale, per incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L'invito giunto alla Preside, la Prof.ssa Filomena Zanfardino, è stato accolto con molto entusiasmo, specialmente in virtù del fatto che la scuola, da un paio di anni, sta investendo tempo ed energie, in attività curriculari ed extracurriculari, per promuovere un "Progetto di Legaltà" in collaborazione con il MIUR, e tramite il supporto di avvocati penalisti: un'ora a settimana, infatti,  con l'aiuto dei professori di storia, si fa lezione di cittadinanza e Costituzione, anche in vista del prossimo referendum, mentre con gli avvocati si condividono tematiche purtroppo attuali come il cyber bullismo e la violenza sulle donne.

Nell'incontro a Roma, erano presenti, oltre alla  Zanfardino, le professoresse Micozzi e Coccia, insieme a 30 alunni scelti tra le varie classi, e si è svolto in un clima di vicinanza e rispetto: dopo un breve intervento del  Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, il discorso è stato incentrato sul ruolo che il Presidente della Repubblica riveste  come "rappresentante" del nostro Paese, nei rapporti con i paesi stranieri, al fine di affermare l'amicizia e la collaborazione, e sul suo ruolo di "arbitro" che tramite esortazioni e suggerimenti, segue  il processo delle decisioni  prese e delle leggi emanate dal Parlamento e dal Governo, a tutela della Costituzione, affinchè il "Sistema Italia" sia funzionale ed efficiente.

Poi il discorso si è spostato sul ruolo della scuola nella società odierna, che dopo la famiglia, diventa la prima comunità che si incontra: un luogo dove, oltre ad apprendere nozioni, perchè "sapere è potere", ci si ritrova a convivere con realtà differenti dove la disponibilità reciproca diventa l'unico modo  per far fronte alle varie esigenze, per essere "buoni cittadini".

Il discorso si conclude con il "sogno" del Presidente che desidera vedere il suo Paese in crescita grazie all'unione di tutti i cittadini, affinchè diventi sempre più un Paese felice, prospero e rispettato, sfruttando tutte le energie positive per il bene comune, anche attraverso l'insegnamento, compito non facile e molto impegnativo.

Sicuramente un'esperienza importante e di sensibilizzazione per i giovani e le famiglie,  che ha aiutato ad avvertire quel clima di vicinanza con le Istituzioni, di cui un giorno, magari, potranno farne parte.

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