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Sequestrato il depuratore comunale di Arielli

Riscontrato il superamento dei limiti imposti dalla legge e la mancanza dell'autorizzazione allo scarico.

Redazione
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Nel corso di un’attività di controllo delle acque di scarico, il Comando Stazione Forestale di Ortona ha posto sotto sequestro il depuratore comunale sito in località San Romano, che versa acque reflue domestiche ed industriali nel Fosso Rifago, affluente del Torrente Arielli.

Allarmanti i risultati delle analisi dei liquidi campionati dal Corpo Forestale, in collaborazione ai tecnici dell’Arta di Chieti, che hanno evidenziato il notevole superamento dei limiti tabellari previsti per diverse sostanze, anche pericolose, tra le quali il rame e lo zinco. A questo si è aggiunta poi la carenza amministrativa rilevata: il depuratore è privo della necessaria autorizzazione provinciale allo scarico.

Le analisi hanno dunque confermato quanto già era apparso evidente, in sede di controllo, alla polizia giudiziaria, che aveva constatato come le acque del Fosso Rifago si presentassero torbide e maleodoranti. Oltre al malfunzionamento dell’impianto di depurazione, che di per sé non depura in modo efficace, inoltre, si era rilevata la fuoriuscita di parte dei reflui dall’impianto, convogliati, in assenza di qualsiasi trattamento di depurazione, direttamente nel corpo recettore

Tre persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria, per lo scarico non autorizzato di reflui industriali contenenti sostanze pericolose e per il superamento dei relativi limiti tabellari.
L’attività di monitoraggio e controllo sugli scarichi dei depuratori costituisce una priorità per il Corpo Forestale dello Stato, posto che il malfunzionamento degli impianti di depurazione rappresenta una importante causa di compromissione degli ecosistemi acquatici, che si ripercuote direttamente sulla salubrità dell’ambiente. 

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