LANCIANO - E’ stato annunciato dallo stesso sindaco Pupillo, nell’ultimo consiglio comunale, il sempre più probabile trasferimento dell’uffici INPS da via Rosato a Palazzo degli Studi lungo corso Trento e Trieste.
Dallo scorso marzo, infatti, la direzione INPS ed il sindaco Mario Pupillo avevano preso contatti per trovare una diversa allocazione agli uffici che dovranno lasciare l’attuale sede entro l’anno, nell’ottica di spending review.
Dopo alcuni mesi di silenzio, durante l’ultimo consiglio comunale, la notizia dell’accordo quasi formalizzato.
L’opposizione aveva infatti presentato in assise una mozione che mirava ad “impegnare il sindaco e la giunta tutta affinché si attivassero per trovare locali idonei di proprietà comunale e/o nella sua disponibilità entro il 30 settembre 2015 e di comunicare entro la medesima data al consiglio comunale le decisione assunte in merito”.
La mozione è stata bocciata dalla maggioranza ma con la motivazione di un accordo già in corso ed addirittura quasi in dirittura d’arrivo.
I nuovi uffici INPS dovrebbero occupare l’ala sinistra del Palazzo degli Studi, piano terra e primo piano. La ristrutturazione dell’ex liceo, motivo delle lungaggini dell’accordo, dovrebbe costare 50 mila euro che saranno scomputati dal primo affitto e altri 20 mila a carico dell’istituto per la creazione di un archivio.
Il canone di locazione ammonterà a circa 40 mila euro l’anno. Un bel risparmio per l’INPS che, oggi, paga circa 13 mila euro al mese a Poste Italiane, per un totale di circa 160 mila euro annui.
“E' interesse di tutti trovare soluzioni a problemi di questo tipo soprattutto quando "ballano" posti di lavoro e servizi fondamentali per la nostra comunità, - commenta il consigliere di Forza Italia Manlio D’Ortona - ma ad oggi ci sono solo attività "annunciate" ma non "scritte" perché bocciano l'unico documento presentato in consiglio comunale che chiedeva un impegno preciso e con tempi certi. In ogni caso, e non lo considero "strano", solo dopo la presentazione della mozione sembra ci sia stata un'accelerazione verso la soluzione per il mantenimento della SEDE INPS a Lanciano. - conclude D’Ortona - Se cosi è, bene, ma perché bocciare il documento dell'opposizione e rimanere a "mani vuote”?”.