ATESSA - Dopo l’incontro di ieri, mercoledì 24 febbraio, per parlare delle sorti dell’ospedale di Atessa, il presidente e commissario ad acta per la sanità Luciano D’Alfonso fisserà per la prossima settimana un incontro con la direzione generale della Asl Chieti-Lanciano-Vasto per "trovare una quadra" sull'ospedale di Atessa.
È stato lo stesso D'Alfonso a farsi promotore dell'iniziativa con il vertice Asl, che si svolgerà alla presenza dell'assessore alla sanità, Silvio Paolucci, perché "non è nelle nostre intenzioni denudare la realtà che avete e, soprattutto, non intendo coltivare la disistima dei cittadini".
Alla riunione di ieri mattina, hanno partecipato una folta delegazione composta dai sindaci di Atessa, Mozzagrogna, Tornareccio, dal consigliere regionale Mario Olivieri, dal capogruppo del Movimento per Atessa unita e coordinatore regionale di Abruzzo civico, Giulio Borrelli, da medici ed infermieri e dal rappresentate del Comitato dei cittadini che ha raccolto 5000 firme per il mantenimento del presidio ospedaliero di Atessa.
Una struttura che fornisce servizi di day surgery e di week surgery (piccola chirurgia). Inoltre, secondo l'atto organizzativo della Asl, proprio nel presidio di Atessa avrebbe dovuto trovare ospitalità una unità complessa di riabilitazione aziendale, mai resa funzionante. La delegazione ha quindi chiesto al Presidente di dare seguito alle indicazioni dell'atto organizzativo della Asl. D'Alfonso, dal canto suo, ha ricordato che la Giunta regionale "vuole scommettere sul ruolo significativo per l'economia della Regione del bacino di Atessa" già concretato con gli investimenti sulla banda larga e sull'infrastruttura viaria, per esempio, e "dietro questo - ha spiegato il Presidente - ci deve essere anche un presidio di prossimità, sapendo che ci sono delle regole da rispettare e queste regole devono riguardare l'appropriatezza di risposta alle domande e la elevata capacità di soddisfazione”.
D'Alfonso ha poi aggiunto che la "Regione Abruzzo è oltre il livello di perfomance tabellari sulla strada dell'uscita dal commissariamento" e questo si "tradurrà in un recupero integrale dell'autonomia dentro il quale possiamo rideterminarci". Il Presidente ha anche aggiunto che non solo "c'è la volontà di investire ma ci sono anche i soldi per farlo", citando i 473 milioni di euro spendibili per l'edilizia sanitaria.