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Il mercante di Venezia di Albertazzi incanta il Fenaroli

Una serata di livello per la prima della stagione di prosa

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LANCIANO - Un ponte, lo sciabordio dell'acqua, fuochi d'artificio sullo sfondo, maschere, lanterne, costumi tipici del 1600 e dialoghi a volte surreali, a volte divertenti e a volte profondi, così è stata messo in scena, ieri, per la prima della stagione di prosa al Fenaroli, "Il mercante di Venezia", interpretato da Giorgio Albertazzi, Franco Castellano, per la regia di Giancarlo Marinelli.
Albertazzi, seppur con qualche difficoltà data dall'età, è riuscito a far rivivere l'ebreo Shylock dandogli volti sempre nuovi, circondato dalla giovinezza e dall'amore di Bassanio, Porzia, Jessica e Lorenzo. Giovinezza e vecchiaia che si oppongono. "E' come se i giovani veneziani e il vecchio ebreo siano cerchi nell’acqua creati dallo stesso sasso - si legge da una nota di regia - riflessi specchianti dello stesso corpo, della stessa vita: Shylock odia Antonio, Bassanio e la loro cricca perché vorrebbe depredare quella giovinezza che non ha più; e Antonio e Bassanio detestano Shylock perché, in qualche modo, in lui scorgono il tramonto, il capolinea, il bicchiere rotto a fine festa che, inesorabilmente, li attende". Coinvolgente anche l'interpretazione di Antonio/Franco Castellano, nonostante le difficoltà motorie dell'attore.

Una rappresentazione fedele ma moderna che ha appassionato, fatto sorridere e reso partecipi i tanti che ieri erano presenti al teatro Fenaroli.

A fine serata, il Comune di Lanciano, attraverso il sindaco Mario Pupillo, ha voluto donare ad Albertazzi una targa, riconoscimento per la sua lunga carriera di attore e per la sua indiscutibile bravura.

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