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Parco della Costa Teatina: interrogazione parlamentare dal centro destra

Fabrizio Di Stefano e Fratelli d'Italia chiedono spiegazioni

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Il deputato romano di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Fabio Rampelli, due settimane fa, è stato il primo a depositare un'interrogazione parlamentare sulla nomina del Commissario per la costituzione del Parco della Costa Teatina.

Il 5 agosto scorso il Governo ha nominato Giuseppe De Dominicis, ex presidente della provincia di Pescara, Commissario per la costituzione del Parco, che dovrà provvedere alla perimetrazione e poi alla sua zonizzazione, individuando le diverse misure di tutela e salvaguardia da applicare. 
Il Deputato di FdI-An chiede al Governo di sapere in base "a quali criteri sia stato scelto il Commissario e quali saranno gli emolumenti che percepirà".
"Il castello costruito intorno al parco dal centrosinistra, che sul territorio si schiera con gli ambientalisti e a Roma sostiene la petrolizzazione della costa, si sta sgretolando", hanno detto il portavoce provinciale di FdI–An Antonio Tavani, il dirigente Nazionale Etelwardo Sigismondi e l’assessore di San Vito Luigi Comini.

"Pur di convincere il territorio della necessità di istituire il Parco della Costa Teatina - hanno proseguito i tre - il centrosinistra è arrivato a dire che sarebbe servito ad evitare la petrolizzazione della nostra costa, cosa che è stata puntualmente smentita nei fatti dalle intenzioni del Governo Renzi contenute nell’ultimo decreto chiamato ‘Sblocca Italia’. La nomina politica del Commissario dimostra invece che avevamo ragione a sostenere che l’inutile parco serve solo al centrosinistra per creare l'ennesimo carrozzone dove ‘parcheggiare’ gli amici di partito".
"Anche con l’aiuto dell’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Rampelli – hanno sottolineato gli esponenti di Fratelli d'Italia, Comini Tavani e Sigismondi – tentiamo di far emergere il reale costo per la collettività del neo nominato commissario del Parco".
"Ribadiamo ancora una volta - hanno concluso i tre - che lo sviluppo e la tutela dell’ambiente si possono coniugare attraverso strumenti già esistenti senza la creazione di un ulteriore fardello per i cittadini".
 

A Comini, Tavani e Sigismondi, ha fatto eco l'onorevole Fabrizio Di Stefano. “Sono passati due mesi dalla nomina del Commissario del Parco della Costa Teatina, Giuseppe De Dominicis senza che l’atto emanato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano del Rio, sia stato pubblicato e reso disponibile per prenderne visione. La cosa a mio avviso è sconcertante”. Questo il commento dell'ex senatore di Forza Italia, a seguito della presentazione di un'interrogazione parlamentare sulla nomina di De Dominicis. “Intanto - ha proseguito Di Stefano - sembrerebbe che il neo commissario abbia iniziato ad operare senza che nessuno conosca i suoi poteri, i suoi compiti, la struttura che dovrà gestire, la durata dell’incarico, le risorse finanziarie assegnate e il suo compenso”.

“Vorrei conoscere le ragioni “curriculari” che hanno portato a tale nomina poiché non vorrei si trattasse di dover piazzare l'ennesimo disoccupato della politica. Spero inoltre che questa mia richiesta venga soddisfatta, altrimenti non resterà che rivolgermi alla trasmissione “Chi l'ha visto?” ha infine concluso l'onorevole forzista.
 

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