"Molti politici dovrebbero togliersi l'appartenenza ai partiti e provare per una volta ad indossare il colore bianco della malattia". Sono queste le parole, semplici ma dirette, con le quali stamane si è aperta la conferenza di presentazione dell'Ared Onlus che domenica aprirà ufficialmente i battenti a Lanciano. Abbiamo scelto come sede il centro anziani di via dell'Asilo, continua il presidente Giulio Bomba, non perchè il comune non ci abbia proposto sedi piu "eleganti" ma perchè è nostro preciso scopo stare li dove la malattia e la sofferenza sono di casa. Il presidente Bomba è un fiume in piena, lui che la malattia la conosce bene sa quali sono le pene che devono affrontare ogni giorno i malati "i dirigenti sanitari che si comportano da ragionieri, che tagliano e non pensano alla sofferenza" lui li conosce bene. E' dal 1999 che è un trapiantato e sa bene cosa voglia dire il calvario della dialisi.
I numeri appaiono impressionati nel 96 i dializzati in Italia erano 36 mila, oggi sono 60 mila. Questa è una malattia silenziosa del quale nn ci si accorge, i presenti erano tutti malati nefrologici eppure nessuno era il segno che destava sospetto. In Abruzzo si spende più della Lombardia eppure siamo fra le peggiori sanità italiane! Lanciano si occupa di 47 comuni, 35 sono i dilazzati, 20 i periteonali, 23 i trapiantati e 50 i predializzati. Conti alla mano i posti non bastano. Il dializzato è inagibile al lavoro al 100% eppure nessuno li aiuta economicamente per potersi spostare nel cercare le cure. Gli ecografi sono sempre rotti: eppure sono nuovi! Un dializzato ha diritto alla prestazione entro 3 giorni, alla stampa presente è stato mostrato come alcuni esami sono stati fissati ad agosto.
Insomma tanti, troppi i problemi che hanno i pazienti e con loro le famiglie che non sanno più a chi rivolgersi.
L'ared punta proprio a questo: battersi per il diritto alla salute! Una battaglia oggi più che mai "necessaria" a cui tutti dovremmo partecipare.
L' appuntamneto è per domenica 7 aprile alle 9 e 30 presso il Centro aggregazione anziani perchè, come ha detto un medico che ora è un malato anche lui : Il malato soffre più dei suoi pensieri che della malattia stessa".

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