Ieri mattina, in occasione della riunione congiunta delle tre Commissioni Consiliari “Lavori pubblici”, “Urbanistica” e “Servizi Sociali” avente all’ordine del giorno: “…Realizzazione comunità educativa per minori nel Comune di Lanciano …”, i rappresentanti della minoranza in Consiglio presenti (Manlio D’Ortona e Luciano Bisbano - PDL; Errico D’Amico – UDC; Eugenio D’Ovidio - con Bozza Sindaco; Graziella Di Campli - Fratelli d’Italia e Marco Di Domenico – Gruppo Misto) hanno con forza stigmatizzato e biasimato l’atteggiamento mostrato ancora una volta dalla coalizione di maggioranza, poco incline al reale confronto e, soprattutto, non rispettosa del Consiglio Comunale.
Infatti, la riunione istituzionale per la discussione di un argomento delicato e di particolare interesse quale la realizzazione di un’opera pubblica in Città, anche in considerazione dei connessi risvolti amministrativi, politici e sociali, avrebbe meritato un confronto attento e ponderato ma la maggioranza è stata clamorosamente assente: sono mancati, infatti, i tre Componenti la Giunta competenti ed i tre i Presidenti delle relative Commissioni, oltre che il Sindaco.
Dopo la relazione “tecnica” di uno solo -l’unico presente!- dei Dirigenti comunali preposti, è mancata la relazione “politica” degli Assessori che avrebbe dovuto spiegare la visione della Giunta rispetto all’importante opera pubblica in discussione, le ragioni della scelta e le valutazioni sull’impatto dell’opera rispetto alle effettive esigenze del comprensorio in ordine alla questione sociale in argomento.
A questo punto, i rappresentanti di minoranza –in mancanza di oggettive motivazioni a supporto dell’approvazione d’urgenza del provvedimento- hanno ritenuto utile proporre un rinvio, per consentire una reale e proficua discussione e per approfondire molti degli aspetti legati all’intervento che, comunque, impegna considerevoli finanziamenti pubblici.
Ma ancora una volta, senza nessuna motivazione né politica né amministrativa e senza il contributo degli interlocutori istituzionali deputati a fornire le risposte necessarie, non è stato consentito l’approfondimento richiesto e la decisione è stata assunta a maggioranza per un solo voto.
Anche in quest’occasione, oltre ad una considerevole approssimazione politica ed amministrativa, è stata malcelata l’assoluta mancanza di volontà per un reale e costruttivo dialogo sui temi d’interesse per la Città.

