LANCIANO – L’Officina Storica della Sangritana è il luogo scelto per raccontare i 50 anni di Italia Nostra Lanciano, attraverso una mostra che, tra immagini e contributi giornalistici ripercorre le battaglie in favore del patrimonio artistico e paesaggistico.
Ad inaugurare la mostra, questa mattina, il convegno a cui hanno partecipato esponenti del mondo della cultura e delle istituzioni per raccontare l'attaccamento e la difesa del territorio ripercorrendone le tappe e con uno sguardo teso al futuro.
È stato proprio il Prof. Emiliano Giancristofaro, scrittore, giornalista e docente nonchè fondatore della sezione di Italia Nostra Lanciano, a ricordare quello che accadde nel tempo, raccontando le prime battaglie condotte in difesa del territorio, ricordando così San Giovanni in Venere, quando i lotti edificabili minacciavano e snaturavano la stessa abbazia, e proseguendo con il caso della Lecceta di Torino di Sangro in cui doveva sorgere un villaggio turistico, le zone panoramiche di Rocca San Giovanni così come a San Vito e all’eremo di D’Annunzio, a Fossacesia e Casalbordino, luoghi che Italia Nostra ha difeso per scongiurare la cementificazione che ne avrebbe compromesso l'integrità “Era il periodo del boom economico e quindi c’era un assalto a queste zone paesaggistiche – spiega il Professore – senza rendersi conto di quello che succedeva”.
Il prof. Giancristofaro ha ricordato la battaglia contro la Sangro Chimica che coinvolse un grande movimento cittadino e l'opposizione alla distruzione di alcune delle tenute storiche di Lanciano come Villa De Angelis per fare posto al complesso abitativo di Lanciano 2.
Raccontare questi episodi del passato vuol dire mantenere viva la memoria anche tra i giovani offrendo loro uno stimolo per osservare in maniera critica le vicende contemporanee, molti infatti gli studenti presenti che con gli insegnati hanno partecipato all'iniziativa.
Scegliere di portare la mostra all'interno dell'Officina Storica della Sangritana non è stata casuale, Italia Nostra Lanciano si è fatta promotrice del progetto Il Treno del Cuore, in collaborazione con l’azienda di trasporto regionale Tua Spa, rappresentata dal presidente Luciano D’Amico, nonché rettore dell’Università di Teramo.
Sempre nel solco della memoria, il gruppo lancia una raccolta fondi per il recupero e il restauro del materiale rotabile dell’epoca della vecchi ferrovia Sangritana, affinché si possa così promuovere un nuovo turismo sostenibile a partire dal treno ma si possano, inoltre, ripercorrere le tratte storiche dell’Abruzzo toccando di nuovo località sconosciute ai più giovani. Prevista inoltre la creazione di un Centro di Documentazione e di un Museo dei Trasporti Regionale proprio nell’officina storica dell’azienda.
Un impegno preso dalla sezione di Lanciano, come ha ribadito il presidente Pierluigi Vinciguerra ma appoggiato anche dalle istituzioni, come confermato dal consigliere regionale D’Alessandro.
Molti gli interventi che si sono succeduti nel corso della mattinata, tra professionisti dell’ambito artistico e paesaggistico oltre a docenti del mondo universitario.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 22 maggio, tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.