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Flash mob a Lanciano contro l’elettrodotto Villanova-Gissi

Appuntamento in Corso Trento e Trieste sabato 26 luglio alle 19.30

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Mantenere alta l’attenzione sul caso dell’elettrodotto da 380 kv: è questo l’obiettivo del flash mob organizzato a Lanciano dal CAST (Comitato Ambiente Salute e Territorio) per sabato 26 luglio. Alle 19.30 in Corso Trento e Trieste, all'alezza dei portici, la pacifica dimostrazione consisterà nel distendesi a terra per qualche minuto, formando un serpentone umano che rappresenterà i 75 metri di altezza dei piloni dell’elettrodotto. Tutti sono invitati a partecipare, adulti e bambini. All’iniziativa hanno già aderito numerosi comitati e organizzazioni ambientaliste, così come molti cittadini sensibili all’argomento.

L'elettrodotto Villanova-Gissi da 380 kv, di cui si occuperà la società Terna, gestore della rete Rtn, non smette di creare polemiche e proteste. L’impianto dovrebbe coinvolgere 15 comuni abruzzesi, quasi esclusivamente della provincia di Chieti (Cepagatti, Chieti, Casalincontrada, Bucchianico, Fara Filiorum Petri, Casacanditella, Filetto, Orsogna, Guardiagrele, Sant’Eusanio del Sangro, Castel Frenatano, Lanciano, Atessa, Casalanguida, Gissi).

La battaglia del CAST (Comitato Ambiente Salute e Territorio), che dura da quatto anni, nei mesi precedenti era già passata davanti al giudice a causa di cavilli burocratici e omissione di atti d'ufficio prima dell'autorizzazione definitiva. Tuttavia le maggiori proteste del CAST avevano riguardato soprattutto molti Comuni che, fondamentalmente all'insaputa dei cittadini, avevano già firmato un protocollo d'intesa con cui si erano accordati sul prezzo che andava pagato agli stessi Enti in cambio della concessione del passaggio dell'elettrodotto sul territorio, quindi un qualche “costo di compensazione”.

Oltre alla forte svalutazione fondiaria cui i terreni andranno incontro, i rischi maggiori contro cui le associazioni puntano il dito sono soprattutto quelli per la salute, che la vicinanza di un elettrodotto molto potente ai centri abitati può portare. Per lo stesso CAST i benefici del gigante d'acciaio che trasporta energia sono molto discutibili, a fronte di danni ambientali, economici e alla salute.

Il progetto è stato autorizzato definitivamente con decreto legge n. 239 del gennaio 2013 e tra i Comuni già si propone allora su come impiegare i fondi, come per esempio a S. Onofrio, contrada di Lanciano, dove almeno si vocifera la speranza di provare a rendere la strada più sicura, la provinciale Lanciano-Val di Sangro.

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