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Conferenza del Rotary sul "Caso Mattei"

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Si è tornato a parlare di Enrico Mattei nell’interessante convegno organizzato dal Rotary Club di Lanciano ieri pomeriggio presso l’Hotel Anxanum. A delineare i tratti di questa importante personalità dell’Italia post-bellica è stata la Dott.ssa Lucia Nardi, Dirigente e Responsabile delle iniziative culturali dell’Eni che ha provato, a pochi giorni dal 51°anniversario della morte dell’imprenditore marchigiano, a ricostruire le vicende di quello che risulta essere tutt’oggi uno dei misteri più bui ed intricati nella storia della Repubblica Italiana. Sulla figura di Mattei molto è stato scritto e detto di certo si sa che in pochi anni riuscì a portare l’Italia e l’Agip (Azienda Generale Italiana Petroli), considerata da molti un’inutile carrozzone dell’epoca fascista, ad un ruolo di rilievo nella politica economica mondiale garantendo in breve tempo, ad una nazione devastata dalla guerra qual’era il nostro paese,  l’apporto energetico necessario alla sua ricostruzione. Grazie alla sua sagacia politica ed ad un trattamento assai più favorevole di quello che offriva il mercato dell’epoca Enrico Mattei riuscì infatti a stringere importanti accordi commerciali con i paesi dell’Africa (Egitto, Marocco, Libia, Tunisia) e del Medio Oriente, Iran e Giordania su tutte per lo sfruttamento petrolifero e del sottosuolo. Fu sempre grazie ad una sua geniale intuizione che nel 1948 grazie alla scoperta d’importati giacimenti di gas e di petrolio in alcuni comuni nella Pianura Padana che si preparò il campo per la nascita dell’Ente Nazionale Idrocarburi. Se da un lato l’intraprendenza di Mattei portò indiscussi benefici ad un’Italia in cerca di nuova credibilità sullo scacchiere politico mondiale dall’altro lato causò al petroliere le invidie e le frizioni di quelle storiche compagnie petrolifere come la Shell o la Texaco che gestivano fino ad allora il mercato degli idrocarburi, le cosiddette “Sette Sorelle” volendo usare un termine dello stesso Mattei. Per molti anni proprio queste compagnie vennero accusate di aver orchestrato con un banale incidente aereo la fine di Mattei, mentre oggi anche a grazie ad alcune evidenze e ad un approfondito studio delle carte riguardanti i fatti dell’epoca prende sempre più piede, la “pista interna” che vuole la Mafia Siciliana responsabile della manomissione del velivolo su cui Mattei si trovava il 27 Ottobre 1962, di ritorno proprio da Catania. Infine non molti sanno che Mattei ebbe un rapporto privilegiato con l’Abruzzo ed in particolare con la zona del vastese. Conseguì la licenza elementare a Casalbordino, dove il padre era stato mandato a comandare la stazione dei Carabinieri, frequentò la Regia Scuola Tecnica a Vasto, città alla quale rimase profondamente legato tanto da contribuire al riscatto della zona in futuro, da presidente dell'Eni. Fu proprio Mattei che, a capo di questa società, decise di creare nel 1962 la S.I.V. (Società Italiana Vetro), sfruttando il metano rinvenuto nella zona del vastese, precisamente nel paese di Cupello. Comune che conferì a Mattei la cittadinanza onoraria nella seduta di Consiglio Comunale del 2 ottobre 1961. Il petroliere ebbe anche dei legami con Lanciano, ebbe scambi epistolari e fu amico del Signor. Luigi Marinelli conosciuto in città per il suo lavoro nel settore delle pompe funebri.

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