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In mostra a Belgrado le opere dei ragazzi del Liceo Artistico Palizzi

Redazione
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Dal 24 ottobre all'11 novembre 2014 verranno esposti a Belgrado, presso lo Student Cultural Center, alcuni lavori realizzati dagli studenti del primo biennio dell’anno scolastico 2013/2014 del Liceo Artistico Palizzi di Lanciano, nell'ambito della mostra intitolata MIGRATION – THOUGHT’S ON PLATE

I lavori sono stati realizzati nell’ambito del progetto didattico denominato “Teachers in Practice”, organizzato da Sculpture Network la piattaforma europea che promuove e sostiene attivamente la scultura contemporanea.

Una grande soddisfazione per il prof. Giuseppe Colangelo che ha coordinato il progetto in collaborazione con l'organizzatrice dell'evento la dott.ssa Nevana Pepovic della Facoltà di Lettere in Zvecan / Kosovska Mitrovica.

“Il progetto – ha spiegato il prof. Giuseppe Colangelo - mi ha permesso di attivare nuovi obiettivi del laboratorio, soprattutto far comprendere il concetto di armonia di un'opera scultorea come volume ed espressione di un’idea. E ha permesso ai ragazzi di conoscere la scultura attraverso la sperimentazione diretta, realizzando un'opera con tecniche e metodologie scultoree basate anche sul recupero e riciclo di materiali alternativi. “

Il laboratorio è stato rivolto agli studenti che desideravano acquisire o ampliare le conoscenze culturali e le competenze artistico-tecniche sull'opera d'arte scultorea, ovvero l'acquisizione della conoscenza delle strategie d'intervento artistico nello spazio tridimensionale.

Dalla ricerca storico-stilistica, si è passati all'individuazione e alla scelta dei materiali possibili per la realizzazione dell'opera, quindi sono stati forniti i mezzi di approccio professionale al lavoro, sia per quanto riguarda l'inserimento della scultura nello spazio, sia per quanto riguarda il trattamento delle attrezzature e dei materiali idonei alla realizzazione. Il numero maggiore delle ore di lezione è stato dedicato al trasferimento di competenze necessarie agli allievi per realizzare in autonomia le "proprie" opere, privilegiando la spontaneità e la ricerca della "voce" individuale.

 

 

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