Oggi in calendario la Chiesa ricorda Santa Sara, la giovane vissuta tra il III e il IV secolo. Divenne sposa di un alto ufficiale dell’esercito impegnato nelle persecuzioni contro i cristiani.

Decise di portare i suoi figli ad Alessandria d’Egitto per battezzarli, si racconta che il viaggio fu molto rischioso e Santa Sara per paura di morire si incise il petto con un coltello poi con il suo sangue fece una croce sulla fronte dei bambini e li immerse nell’acqua come fosse il rito battesimale.

Sopravvissuti al viaggio, nel momento in cui i suoi figli furono al cospetto del sacerdote, l’acqua si congelò inspiegabilmente.

Quando ritornarono a casa, lei non ebbe paura di raccontare a suo marito quanto successo ma lui subito riferì tutto all’imperatore. Santa Sara rimase muta di fronte alle sue minacce e per questo venne condannata a morte insieme ai suoi due figli.

Dall’ebraico Sara significa “signora” o “principessa”, buon onomastico alle nostre lettrici che portano il suo nome.

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