LANCIANO - “Nel nome del Popolo di Lanciano e con i poteri a noi concessi dai Decurioni di questa Università Noi Mastrogiurato, davanti a Dio e a tutti voi: Giuriamo che amministreremo la Fiera di Lanciano e garantiremo la libertà di commercio con ferma autorità, con giuste sentenze ed ottimo discernimento. Faremo in modo che l'emporio dei Frentani, secondo il costume degli antenati, accolga benignamente e generosamente le genti di ogni paese.”
Con questo solenne giuramento, recitato rigorosamente in latino, ieri, domenica 6 settembre, all’imbrunire, l’avvocato Franco Fanci ha simbolicamente ricevuto i poteri del Mastrogiurato 2015.
Una tradizione che si rinnova di anno in anno, dal 1981 e che, nonostante le polemiche di uno sparuto gruppo di “contrari”, continua ad essere affascinante ed a portare in città migliaia di persone.
Si è conclusa così questa 34esima edizione del Mastrogiurato, con una bagno di folla e con gli applausi per i tanti ed appassionanti spettacoli che si sono susseguiti prima e dopo del corteo. I tamburi ed alfieri del Mastrogiurato, i combattenti di Visegrad, i giullari, la delegazione dalla città di Riedemburg, gli sbandieratori del Sestiere di Porta Romana del Palio di Ascoli, e ancora le delegazioni da Ortona e Tollo e la novità di quest’anno da Gravina di Puglia, con la "partecipazione" di re Carlo II D’Angiò, colui che istituì la figura del Mastrogiurato, con la sua regina.
Ma dopo il corteo, il salto nel passato è proseguito ancora un po’ nel Mercato Medievale Internazionale nel quartiere Lancianovecchia dove, per l’ultima sera, le migliaia di persone accorse hanno potuto respirare quell’aria che sa di Medioevo e che, a Lanciano, dà il benvenuto a settembre ed inizia a preparare alle Feste in onore della Madonna del Ponte.
L’augurio è di rivedersi l’anno prossimo, senza le grane estive dovute ai mancati fondi.