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Mobilità elettrica: Norvegia, un esempio da seguire

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Le auto elettriche sono il futuro della mobilità ma i Paesi europei non sono tutti allo stesso livello per quanto riguarda il numero di vetture circolanti e i punti di ricarica. Se la Norvegia si posiziona al primo posto e si rivela un esempio da seguire, anche Germania, Francia e Regno Unito hanno saputo dimostrare la propria efficienza promuovendo programmi di e-mobility di successo. In Germania i punti di ricarica sono aumentati del 27% nell'ultimo anno (fonte: Bdew) e si prevedono ulteriori strutture di ricarica ultra-veloce sulle autostrade europee. Il potenziamento delle infrastrutture ha spinto notevolmente il mercato della auto elettriche del Paese che oggi vede circolare circa 77.000 unità.

Ma il vero successo è quello norvegese: grazie ad una politica di incentivi fiscali e ad un piano logistico che consente alle auto di utilizzare le corsie dei bus, le immatricolazioni a gennaio 2017 si sono rivelate maggiori del 51,4% (fonte: il Sole 24 Ore) rispetto a quelle dei veicoli con motorizzazioni diesel e benzina. Questo non era mai accaduto prima. Il Paese scandinavo è in cima alla classifica ma fa bene anche la Francia che dice addio ai combustibili tradizionali con una tale rapidità da far temere per la rete energetica. Stesso problema nel Regno Unito che ha visto aumentare la quota di veicoli elettrici in modo talmente considerevole da dover richiedere agli automobilisti di ricaricare le batterie in determinati orari per non sovraccaricare il sistema. I vantaggi personali e ambientali derivanti dalla mobilità elettrica sono evidenti e questo ha portato molti a calcolare il valore dell'auto usata per venderla ed acquistare una vettura elettrica.

Ma se in varie zone dell'Europa si è verificata questa corsa strategica, cosa è accaduto in Italia? Il nostro Paese, su questo tema, sembra essersi bloccato: dal 2011 al 2016 sono state immatricolate 2.850 vetture elettriche a fronte delle 112.950 della Norvegia nello stesso arco temporale (fonte: Cives). Il ritardo italiano si lega alla mancanza di punti di ricarica ma anche alle inesistenti politiche di sostegno inerenti l'acquisto delle auto elettriche. All'interno della penisola ci sono, comunque, sostanziali differenze: infatti tra le città italiane che hanno il maggior numero di veicoli elettrici c'è Roma, dove circolano il 19,2% delle vetture. Quasi un quinto delle auto elettriche sono quindi nella capitale che è seguita da Milano e da altre città del centro-nord. Al decimo posto si colloca Palermo, unica interessante eccezione del sud Italia. Il successo delle auto elettriche in queste città è dovuto in parte alla regolamentazione rigida riguardante la circolazione di vetture diesel e benzina e in parte alla rete delle numerose colonnine preposte alla ricarica. Anche se Roma è la città italiana con la maggiore mobilità elettrica bisogna ricordare che si tratta sempre di numeri piccoli rispetto alle auto alimentate da combustibili fossili. Il totale del parco di vetture elettriche è di 3.430 unità a fronte di 37 milioni di auto circolanti: a Roma, nonostante la prima posizione raggiunta, queste vetture sono appena 659 unità. (fonte: Gruppo Continental)

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