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Ancora una denuncia di Nuovo Senso Civico per il fiume di liquami a Villa Pasquini

In seguito allo sversamento di liquami di inizio dicembre a Villa Pasquini un vero "fiume di melma": una minaccia per la salute pubblica

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LANCIANO - Ancora una denuncia da parte di Nuovo Senso Civico, riguardo alla centrale situata in Villa Pasquini, interpellati anche dagli stessi residenti, in seguito all'ordinanza emanata dal Sindaco Mario Pupillo in data 23 dicembre, riguardo al divieto dell'uso dell'acqua per l'irriguo e la zootecnia, dopo che i risultati della analisi dell'Arta di Chieti e dall'Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise avevano rilevato la presenza di batteri di Escherichia Coli ben oltre i livelli consentiti dalla legge e la presenza di batteri di Salmonella.


Come documentato in un video, nella zona interessata si è creato un grosso canale di scolo di liquami maleodoranti, compatibili con la fuoriuscita degli impianti avvenuta a inizio dicembre, che scorre per più di un chilometro scendendo a valle, fino ad arrivare in prossimità di alcune abitazioni.


Inoltre, questa sorta di fiume scorre proprio sulla superficie del tracciato del canale di bonifica che serve per irrigare i campi, con il serio pericolo che questi liquami, penetrando nel terreno, possano infettare l'acqua, tramite crepe nella conduttura, con tutte le terribili conseguenze del caso.


In altri tratti del fiume, poi si vengono a formare delle vere e proprie paludi, alte anche più di un metro, sprovviste di segnalazione o recinzione, con il reale pericolo che qualcuno possa finirci dentro.


NSC prende le difese degli abitanti di Villa Pasquini, che non possono essere considerati cittadini di serie B e nonostante le diverse denunce presentate, non ancora ricevono risposte o spiegazioni da parte delle autorità alle quali hanno chiesto cosa stia succedendo e di chi siano le responsabilità.


Considerando quanto accaduto, sarebbero necessarie anche altre analisi approfondite per individuare l'eventuale presenza di altri agenti patogeni, pericolosi per gli esseri viventi e l'ambiente, ma a quanto pare, a parte quella per la Salmonella, non sono possibili da effettuare quì in Abruzzo.


Secondo NSC, il problema non sono le centrali che servono effettivamente alla Comunità, ma non devono certamente rappresentare un pericolo per essa ed è dovere  delle Istituzioni controllarle per la salvaguardia degli abitanti e soprattutto devono fornire delle risposte a tutta la cittadinanza che ha il diritto di sapere la verità.

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