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Nuovo Senso Civico: sversamento liquami maleodoranti dalla Centrale a biogas di Villa Pasquini

L’associazione interviene fornendo la documentazione fotografica dopo le segnalazioni degli abitanti preoccupati per i campi coltivati

Redazione
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LANCIANO – Una documentazione fotografica quella pubblicata dall’Associazione Nuovo Senso Civico e raccolta dopo le segnalazioni degli abitanti della zona adiacente alla centrale a biogas di Villa Pasquini.

L’associazione denuncia infatti un grave incidente alla centrale che avrebbe causato un esteso sversamento di liquami maleodoranti nei terreni intorno che avrebbero raggiunto la valle e il fosso d’acqua circostante “Le conseguenze - scrive Nuovo Senso Civico - a prima vista sicuramente molto pesanti, sono ancora tutte da valutare e ci aspettiamo, anzi pretendiamo, che tutti gli enti interessati facciano al più presto piena luce sulla vicenda compresi gli organi giudiziari ai quali abbiamo presentato una dettagliata denuncia”.

Una battaglia che li vede protagonisti da tempo proprio contro questo impianto, sulle pagine online l’associazione spiega di aver ricevuto le segnalazioni “Abbiamo così verificato la gravità e contestualmente provveduto ad avvisare le autorità preposte, quali il NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri) e presentato esposto alla Procura della Repubblica di Lanciano attraverso la Stazione dei Carabinieri di Lanciano. Adesso la priorità assoluta è procedere ad un controllo capillare dell’impianto e accertare se sono stati contaminati i terreni circostanti coltivati con numerosi uliveti e vigneti”.

“Quando, alcuni anni fa, - contiua NSC - siamo stati gli unici a contrastare la realizzazione di questo impianto ed abbiamo sventato, con la mobilitazione popolare, l’apertura di uno analogo da parte della stessa proprietà a Santa Maria Imbaro, avevamo messo in guardia sui forti rischi connessi a questo tipo di attività. Infatti in Germania ci sono stati negli anni decine di incidenti gravi in impianti del genere, con esplosioni, contaminazioni (salmonella, tetano, ecc.) ed anche diversi morti”.

L’associazione ribadisce come, ancora una volta, sia necessario mantenere alta l’attenzione richiamando le istituzioni e chiedendo risposte “Nessuno ha lanciato l’allarme nei tempi dovuti almeno per cercare di limitare i danni.  Quando è successo questo incidente? Perchè, come prevede la legge, non ne è stata data immediata comunicazione? Perché chi doveva controllare non lo ha fatto? Occorrerà una bonifica dei terreni? quali sono le conseguenze sulla salute delle persone e le eventuali contaminazioni alimentari?”.

 

 

 

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