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Allarme cinghiali in Abruzzo, cresce la preoccupazione degli agricoltori

Seri danni ai raccolti, nel chietino rasati a zero i campi coltivati a cereali

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Gli agricoltori continuano a lanciare l’allarme sulla presenza dei cinghiali sempre più vicini alle abitazioni e, soprattutto, particolarmente dannosi per il raccolto “Siamo assediati dai cinghiali – afferma Gabriel Battistelli direttore della Coldiretti di Chieti -  Ogni giorno negli incontri e negli uffici raccogliamo segnalazioni e proteste degli agricoltori ormai esasperati e impotenti, ma anche arrabbiati per la disattenzione delle istituzioni”.

Periodo di semina, ma gli agricoltori vedono sempre più il vanificarsi di qualsiasi sforzo a causa dell’irruzione dei branchi di cinghiali nei terreni agricoli. “Ad essere pesantemente colpite – precisa Battistelli – sono le zone collinari ed interne che sono diventate off limits per la coltivazione, con i cinghiali che spazzano via ogni tipo di coltura. Ormai si assiste sempre più frequentemente all’abbandono di colture di pregio e di terreno coltivato da parte di troppi agricoltori vittime anche dell’aumento di costi insostenibili per un’azienda agricola. Non possiamo non evidenziare il grido d’allarme che viene dalle campagne ma anche dai cittadini che sono preoccupati per la loro incolumità – aggiunge Battistelli – gli agricoltori si sentono impotenti per le scorribande di cinghiali tra le colture. Ultimamente ad esempio – informa Coldiretti – gli agricoltori delle aree interne del Chietino, hanno avuto “rasati a zero” i campi coltivati a cereali e praticamente “arati” quelli a erba medica e foraggi

Sono più frequenti le misure messe in atto dai Comuni per l’abbattimento o la cattura selettiva ma, pur essendo in parte efficaci per i cinghiali nei centri abitati, restano ancora piuttosto insufficienti per ridurre i danni in agricoltura “Chiediamo che in questo periodo, che porta a compimento il lavoro di tutto l’anno  - continua Sandro Polidoro presidente di Coldiretti Chieti - vengano aumentate le uscite per gli abbattimenti selettivi che sono una attività di controllo finalizzata alla protezione dei singoli campi e che questa attività diventi uno strumento continuativo e concreto”

Intanto sulla questione interviene anche la Regione Abruzzo, l’Assessore alla caccia Dino Pepe, insieme al Presidente della Terza Commissione del Consiglio regionale Lorenzo Berardinetti, ha comunicato infatti l’introduzione di una serie di misure volte a ridurre i danni alle colture agricole.

"Negli ultimi anni - ha aggiunto l'assessore Pepe - la presenza massiccia di cinghiali sul territorio è diventata una vera e propria emergenza. Dopo l'entrata in vigore del regolamento regionale sugli ungulati - ha osservato - abbiamo finalmente a disposizione gli strumenti di programmazione che ci permettono di gestire correttamente la specie".

Nelle provincie di Teramo e Pescara, già dal 2015 sono stai approvati i piani quinquennali di gestione, la Provincia dell'Aquila è in attesa del parere ISPRA e la Provincia di Chieti invece a breve riceverà la relazione tecnica dell'ATC "Vastese" per concludere l'iter.

 “Nel prossimo calendario venatorio è inoltre prevista la caccia di selezione alla specie durante tutto l'anno, anche sulla neve. Un appello va rivolto agli agricoltori, affinché segnalino agli ATC, direttamente o tramite le associazioni di categoria, la presenza di cinghiali nelle aree agricole. Entro 24 ore dalla segnalazione - sottolinea Pepe - l'Ambito o la Polizia provinciale predisporrà, tramite gli operatori abilitati, un dispositivo di "pronto intervento" per l'abbattimento dei cinghiali. Ringrazio gli agenti della Polizia provinciale che, nonostante la fase di trasferimento nei ruoli regionali, continua a garantire il servizio".

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