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Donne coraggio che difendono il proprio territorio: premiate Silvia Ferrante e Alba Brighella

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LANCIANO - Donne coraggiose, guardiane della terra, che si sono distinte per aver difeso il proprio territorio come secoli fa le mamme di famiglia difendevano i propri figli. Sono Silvia Ferrante e Alba Brighella vincitrici del premio “donne pace e ambiente” Wangari Maathai promosso dall’associazione A sud che dal 2003 si occupa di ambiente e conflitti ambientali e dal 2012 ha istituito questo speciale premio, che si divide in quattro categorie (acqua, terra, fuoco e aria) per omaggiare quelle donne che con caparbietà difendono il proprio ambiente senza paura.

Silvia Ferrante, la mamma coraggio che si è opposta a Terna per la realizzazione dell’elettrodotto Villanova-Gissi e che, per aver detto no, è stata citata in giudizio per ben 24 volte ha vinto il premio Aria per il suo impegno. “Sono onorata di aver ricevuto questo riconoscimento - commenta la Ferrante - ma questo premio è di tutte quelle persone che difendono l’ambiente. Io sì, mi sento una donna e una madre che custodisce la terra in toto e colgo l’occasione per lanciare un appello: tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa per il nostro territorio, non siamo soli e questo premio ne è la dimostrazione”.

Il premio Acqua è invece andato ad Alba Brighella, attivista impegnata nella lotta contro la petrolizzazione ed in particolare il progetto Ombrina Mare. “Questo premio appartiene a tutto il popolo No Ombrina - afferma la Brighella - che ha lottato per imporsi su una decisione venuta dall’alto che non rispecchiava il volere del territorio ed a tutte quelle associazioni che per prime hanno saputo rendere consapevoli le persone su ciò che stava accadendo. Queste battaglie - continua - ci insegnano che siamo resistenti, caparbi e capaci e che dobbiamo continuare a dare forza ai comportamenti virtuosi basati su scelte nate dalla dialettica”.

Un premio che, quest’anno, ha ottenuto anche il patrocinio della Camera dei Deputati e della Regione e che diventa sempre più importante di anno in anno facendo incontrare l’impegno per l’ambiente proveniente da diverse parti d’Italia. “Abbiamo voluto premiare queste due donne - spiega Marica Di Pierri, attivista dell’associazione A sud - perché non si può rimanere in silenzio di fronte a ciò che sta accadendo a Silvia e perché la battaglia No Ombrina è la dimostrazione che insieme si può vincere”. Il premio Fuoco è andato ad un’associazione di mamme di Venafro ed all’avvocato Patrizia Gentilini ed il premio Terra ad un comitato di donne di Taranto.

“Lanciano si dimostra ancora una volta capitale della resistenza - sottolinea il sindaco Mario Pupillo - e della lotta all’ambiente e questi premi rappresentano al meglio le donne del terzo millennio che non difendono solo il focolare domestico ma tutto il territorio, per consegnarlo al meglio ai nostri figli”.

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