LANCIANO - Non c'è pace per i cani del canile di Francavilla che, dopo aver perso la loro prima casa si vedono allontanati anche dalla seconda. Il 2 dicembre 2013, la città del chietino era stata colpita da un'alluvione e il rifugio era crollato. Da allora, gli ospiti a quattro zampe erano stati trasferiti presso il canile sanitario di Lanciano, adiacente a quello comunale, sito in Villa Martelli. Fino a che, venerdì scorso, i volontari si sono visti recapitare un ordine di sfratto immediato e staccate le utenze di luce e acqua, rendendo nei fatti impossibile la permanenza nella struttura.
Alcune settimane fa, a seguito di una visita della Forestale, erano state riscontrate delle irregolarità per quanto riguarda lo smaltimento rifiuti all'interno del canile e per questo motivo le autorità avevano dato 30 giorni di tempo per lo sgombero. Fino a che, venerdì scorso, la situazione è improvvisamente precipitata. Sfratto immediato senza se e senza ma.
Così i tanti volontari si sono visti costretti ad un tour de force per trovare una nuova sistemazione ai 60 cani che da Francavila erano stati trasferiti a Lanciano. E non senza sacrifici, il miracolo è avvenuto. In 24 ore la struttura è stata sgomberata. Alcuni cani sono stati adottati, altri sono in stallo e altri sono stati "smistati" nei canili di Lanciano, Ortona, Chieti e Pescara.
L'emergenza ora è rientrata ma "i nostri cani hanno diritto ad avere un rifugio sicuro e con loro i tanti operatori che li aiutano" dicono i volontari del canile di Francavilla e per questo esortano il sindaco Luciani a costruire il nuovo canile.
Intanto, i dubbi sul canile sanitario di Lanciano restano. Come mai, dal 2009, nonostante sia pronto e ben attrezzato, 5 anni dopo, è ancora chiuso e inagibile? Come mai non ancora si fa nulla per metterlo finalmente in regola, evitando così l'utilizzo, spesso, troppo dispendioso della struttura di Fallo? I volontari attendono risposte.