LANCIANO – La Virtus Lanciano non sarà iscritta la prossimo campionato di Lega Pro, una notizia secca che la famiglia Maio comunica non senza dolore ai tifosi e a tutta la città.
Il tentativo fino all’ultimo di ripianare il bilancio per consentire alla squadra, dopo la delusione della serie B, di perdere anche quest’occasione in Lega Pro. La società annuncia di farsi carico di tutti gli impegni già presi con i dipendenti e non solo, così come si occuperà dei rimborsi degli abbonamenti biennali già sottoscritti per la stagione 2016/2017.
“Abbiamo delle responsabilità molto grandi - scrivono in comunicato - nei confronti delle nostre aziende per le quali è arrivato il momento di attuare programmi d’investimento e di ristrutturazione, da tempo pianificati e troppo spesso rinviati e ormai improrogabili, che ci obbligano, come persone e come imprenditori, a dedicare loro risorse, energie e impegno che non possono più essere canalizzati verso la Virtus Lanciano; come, invece, è accaduto in questi ultimi otto anni, con interventi, anche personali, ingentissimi.”
Una soluzione cercata da tempo avviando contatti e trattative, la famiglia sottolinea come, pur essendo rimaste nascoste, in questi ultimi tempi si era tentato l’ingresso di nuovi soci in società o addirittura la cessione a nuovi proprietari che però non ha dato i frutti sperati.
“Ci abbiamo creduto e provato fino all’ultimo momento, programmando anche un impegno, pluriennale e davvero considerevole, come principale sponsor al fianco della nuova eventuale proprietà; ma anche l’ultima trattativa, impostata su basi rigorosissime e con interlocutori affidabilissimi, non ha prodotto il risultato agognato. Ora non ci resta che prendere atto, con infinita tristezza, che questa splendida corsa è giunta al capolinea; siamo consapevoli di dare un dolore alla città, ai tifosi, a tutte le persone che con noi hanno collaborato, o anche che semplicemente ci sono state vicine, in questi lunghi, indimenticabili anni di passione, di gioie … e di tormenti; ma vorremmo che tutti potessero credere che quel dolore, quella tristezza non sono, né mai potranno essere, più grandi del nostro dolore e della nostra tristezza.”
Un ringraziamento è d’obbligo a tutti quelli che hanno lavorato per e con la squadra, ma un altro e sentito va anche ai tifosi “quelli a cui chiediamo di non abbandonarsi alla rabbia e alle recriminazioni, ma di avere la forza di ripensare con orgoglio a quello che abbiamo vissuto insieme e, da domani, voltare pagina e ricominciare”.