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Progetto Lanciano: “Il caso Adi subito in consiglio comunale e punizioni esemplari per i responsabili di questo disastro”

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Il direttivo di Progetto Lanciano si è riunito d’urgenza per esaminare la rovente questione dell’Assistenza Domiciliare Integrata proditoriamente sospesa dal distretto sanitario di Lanciano e che tanti problemi sta creando agli ammalati frentani che usufruivano di questo servizio.
Il coordinatore cittadino Marcello Rovetto: ”E’ una vera vergogna quello che sta accadendo nella Asl Lanciano Vasto Chieti, ed è ancora più incredibile il balletto di comunicati stampa che si sono susseguiti dalla direzione Asl per cercare di giustificare l’ingiustificabile”.

 


I consiglieri comunali Michele Ucci, Giuseppe Ferrante e Giacinto Verna, insieme alla maggioranza, hanno predisposto una mozione da dibattere nel prossimo consiglio comunale. “Bisogna far emergere le responsabilità di chi ha creato così tanti disagi per tanti cittadini già fortemente penalizzati dalla malattia. Bene dunque l’iniziativa del Sindaco Mario Pupillo che sta verificando se ci sono gli estremi per il reato di interruzione di pubblico servizio da segnalare subito alla magistratura frentana”.

 


Il vicesindaco Pino Valente conclude:”Una gran brutta pagina di questa pessima gestione Zavattaro che sta avallando questa  strategia . Che vengano immediatamente individuati i responsabili di questo disastro e vengano puniti in maniera esemplare. Che se ne parli subito però in consiglio comunale che dovrà difendere gli interessi degli ammalati frentani. A nostro parere infatti le cure andavano mantenute. Nel frattempo si procedeva alla verifica, caso per caso, per accertare eventuali revoche da effettuare nei casi in cui l’assistenza non era dovuta.

 


L’interruzione repentina delle cure ha invece del disumano. Sono stati gettati nello sconforto ammalati gravi e nella disperazione le famiglie costrette a fare salti mortali per garantire ai propri cari una assistenza degna di questo nome. Una vergogna, così come è veramente grave il silenzio del Presidente Chiodi che non vede e non sente il grido di dolore degli ammalati frentani”.
 

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