Negli ultimi giorni, con l'annuncio della emergenza rifiuti per il comune di Lanciano e per il comprensorio, a causa di forti negligenze programmatiche e contingenti di Eco.Lan e della Regione Abruzzo, si sono materializzati i timori e le perplessità che per tempo ha segnalato, a mezzo stampa e nel consiglio comunale straordinario sui rifiuti, il gruppo consiliare del Partito Democratico ed in particolare il consigliere Antonio Bianco che segue la questione per il Partito.
Respingiamo con forza al mittente, quindi, qualsiasi tentativo di ostacolare con atteggiamenti intimidatori, come quelli tenuti dal consigliere PdL Marco Di Domenico in un’intervista ad una web tv locale o con la denuncia politica del Senatore Di Stefano, il controllo su atti e documenti che legittimamente sono stati chiesti dall’Amministrazione Comunale di Lanciano.
Proprio mentre si tentavano di silenziare determinati questiti circa le consulenze esterne di Eco.Lan, si andavano materializzando le previsioni di emergenza rifiuti che il consigliere Bianco va sostenendo da oltre un anno in tutte le sedi.
Ricordiamo la gravità del fatto che al Sindaco di Lanciano sia stato negato il diritto di accesso agli atti su alcuni punti in cui sarebbe coinvolto incidentalmente anche l'avvocato Marco Di Domenico, consigliere comunale del PDL ma anche spesso e volentieri consigliere e difensore legale di Eco.Lan.
Il Partito Democratico di Lanciano, nell'interesse di tutti i comuni del bacino Eco.Lan, è pronto a sostenere ogni azione volta a invertire un corso amministrativo che ha portato ad uno svuotamento economico-finanziario di EcoLan e che ha esposto i comuni soci a rischi finanziari insostenibili, incomprensibili e ingiustificabili.
Non ultima la rinuncia al recupero del cd. tesoretto con la segnalazione dell’ex presidente Ing. Riccardo La Morgia, questione sollevata già nel 2010 dall’allora consigliere di minoranza del PD Pasquale Sasso con una mozione approvata dal Consiglio Comunale.
Necessario ed urgente ripensare al sistema rifiuti locale e regionale per evitare posizioni monopolistiche negli impianti e nella raccolta, uscendo dalle zone d’ombra di rifiutopoli 2009 e dei protagonisti coinvolti più o meno direttamente come anche l’attuale CDA della ECO.LAN.
PD circolo di Lanciano

