LANCIANO - 36 milioni di euro di investimenti per il 2015 e 56 milioni nel quadriennio 2015/2019 sono stati stanziati dalla SASI per per miglioramento ed implementazione del settore idrico e di quello depurativo.
Non è stato un anno facile quello che si sta per concludere per la SASI, dopo il sequestro dei 12 depuratori, delle conseguenti polemiche e dei problemi alla rete idrica dopo il maltempo della scorsa primavera. E allora entrano in gioco questi nuovi interventi su diversi fronti del territorio per apportare migliorie e portare novità.
Per quanto riguarda il settore depurativo, il più martoriato del 2015, sono molti gli interventi previsti e che inizieranno nei primi mesi del 2016. Saranno potenziati i depuratori di Guardiagrele, Atessa, Fara San Martino e realizzati nuovi impianti di depurazione a Palena, Villa Santa Maria, Santa Maria Imbaro e Fossacesia, ad Arielli e in località Santa Croce per il distretto di Lanciano e Castel Frentano.
“Stiamo lavorando per realizzare depuratori dove non esistevano - ha dichiarato il presidente Domenico Scutti, nell’ambito di una conferenza stampa di bilanci - e di dismettere quelli obsoleti sostituendoli con impianti moderni. Ci tengo a sottolineare anche il risanamento dei bilanci del consorzio - ha voluto precisare Scutti - che cinque anni fa, quando mi sono insediato, erano in condizioni disastrose, mentre oggi la SASI produce un fatturato di 27 milioni di euro”.
Aggira, infine, le polemiche sulle assunzioni facili e sui depuratori sequestrati il presidente Scutti affermando con fermezza: “mi muovo solo per gli interessi della società e nel pieno rispetto delle leggi”.