Ieri, giovedì 5 novembre, il consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato all’unanimità l’istituzione del parco naturale regionale “Costa dei Trabocchi”.
L’area protetta sorgerà tra il confine nord del Comune di San Vito Chietino e il confine sud del Comune di Rocca San Giovanni e si estende per 6 miglia marine nel tratto di mare prospiciente i due centri del litorale frentano.
"L'ambiente marino – si legge nell'articolato - è caratterizzato dalla presenza di flora, vegetazione e fauna mediterranea di notevole interesse, da emergenze geologiche e geomorfologiche di interesse e dalla presenza dei 'trabocchi', già tutelati dalla legge regionale 93 del 1994". La gestione dell'area protetta è affidata ai Comuni di San Vito e Rocca San Giovanni, che avranno 120 giorni di tempo per nominare gli organismi del parco.
Per la gestione, gli stessi Comuni potranno avvalersi di associazioni di protezione ambientale, di società cooperative, delle università e dell'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise. All'interno del perimetro del parco, in ogni caso, saranno consentite le attività di pesca e il transito di natanti e piccole imbarcazioni. Per il 2015 è previsto un contributo regionale di 50mila euro, mentre per gli anni successivi lo stesso sarà stabilito dal bilancio regionale. Il Consiglio ha approvato anche la deroga ai termini di pubblicazione sul Bura. La norma, quindi, è già in vigore già da oggi.
“Si tratta di un ulteriore tassello della lunga lotta contro il progetto Ombrina mare, che bisognerà sostenere presso tutte le sedi e in tutte le aule avvalendosi di tutti i provvedimenti possibili. - commenta con grande soddisfazione il coordinamento No Ombrina presente alla seduta del consiglio regionale - Il MISE dovrà tenere conto di questo ulteriore segnale della volontà della comunità abruzzese di difendere il proprio territorio e le proprie bellezze. Il 9 novembre proverà a forzare la mano lo stesso? Vedremo se gli atti che produrrà saranno in grado di resistere in tutte le sedi in cui li porteremo. Rimarrebbe l'atteggiamento fortemente anti-democratico del Governo Renzi che cerca solo di sostenere i profitti dei petrolieri”.