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Sansificio Treglio: Menditto spiega il perché della momentanea riattivazione

Il sequestro rimane, ma sono autorizzati lavori di adeguamento alle norme in materia di emissioni.

Redazione
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LANCIANO - E’ direttamente il procuratore di Lanciano Francesco Menditto a rispondere, attraverso una nota, ai tanti quesiti riemersi dopo la momentanea riattivazione del sansificio Vecere a Treglio.

E lo fa con un excursus, ricordando motivi e tempi del sequestro delle due centrali il 22 gennaio scorso e sottolineando come tutte le richieste di dissequestro degli impianti abbiano sempre avuto risposte negative. L’istanza di riesame, in cui venivano contestati i reati imputati, è stat rigettata dal gip del tribunale di Lanciano. Una prima richiesta di dissequestro, proposta per entrambi gli impianti veniva poi rigettata dal gip del tribunale di Lanciano, così come una seconda richiesta, proposta per entrambi. Una terza richiesta, presentata per il solo sansificio, rigettata anch’essa dal gip del tribunale di Lanciano su parere conforme della Procura.

Per quanto riguarda invece la riapertura, il procuratore Menditto afferma che, dopo una ulteriore richiesta di dissequestro, per il solo sansificio, di uno dei tre impianti di essiccazione, il più moderno, previa realizzazione di opere dirette ad assicurare il rispetto dei limiti previsti, e visto il progetto allegato diretto a realizzare tali lavori, la Procura di Lanciano, ha espresso parere favorevole “alla sola realizzazione delle opere di regolarizzazione indicate, ivi compresa la realizzazione delle analisi previste, sotto l’iniziale stretto controllo dell’ARTA e, quanto alle analisi, dei CT della Procura ovvero di esperti nominati dal giudice”.

Pertanto, il sequestro di centrale termica e sansificio restano fermi. Dal tribunale sono stati autorizzati solo i lavori diretti a rendere uno dei tre impianti di essiccazione conforme ai limiti di emissione di monossido di carbonio previsti che sarà vagliata nel corso del processo che a breve inizierà nel tribunale di Lanciano. E le analisi da effettuarsi dopo l’esecuzione dei lavori.

Il procuratore ha inoltre precisato come il procedimento penale in corso riguardi solo l’accertamento della commissione dei reati contestati dalla Procura.

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