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Guard rail inadeguato: maxi risarcimento da 900mila euro per i familiari dell'uomo che morì precipitando dal viadotto in A14

Redazione
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La Società Autostrade dovrà risarcire con circa 900mila euro i familiari dell’uomo che, nel febbraio 2010, morì dopo essere precipitato dal viadotto Brusciano poco distante dal casello della A14 di Ortona.
A deciderlo il tribunale civile di Chieti che nella sentenza dice "la barriera esistente sul viadotto 'Brusciano', in ragione del basso contenimento che la caratterizza, non era assolutamente capace di assolvere alla funzione di contenimento del traffico veicolare".

L’autotrasportatore precipitò da un'altezza di 30 metri e che ci fossero statoi altri motivi o meno, la perizia tecnica disposta dal tribunale ha dimostrato come la sua morte fosse da ricondurre alla scarsa resistenza del guard rail, che non avrebbe retto l'urto dei 17 quintali del mezzo pesante, che procedeva a una velocità stimata di 70 chilometri orari.

Dal 2010, i familiari della vittima si sono battuti per dimostrare che l’autotrasportatore si sarebbe potuto salvare se solo la barriera del viadotto avesse assolto al proprio compito. La sentenza del tribunale di Chieti è una delle prime nel suo genere.

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