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Canile di Fallo: una denuncia per fare luce sulla situazione della struttura

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LANCIANO - Torna a far parlare di sé il canile sanitario di Fallo. E ci si torna ancora a chiedere come mai la situazione attuale non accenni a sbloccarsi.
Il canile di Fallo, che in molti definiscono un “canile lager”, alla Asl Lanciano-Chieti-Vasto costa circa 30 mila euro annui. Una spesa che potrebbe essere evitata, pensano in molti, se la struttura sanitaria presente a Lanciano venisse messa in funzione.

E alcuni cittadini vicino alla questione, viste le ripetute richieste, anche da parte dell’associazione Quattrozampe Lanciano che gestisce il canile di Lanciano, e nessuna risposta ricevuta, hanno deciso di sporgere una regolare denuncia per fare luce sulla vicenda e portare a conoscenza delle autorità le condizioni in cui i cani sono trattati a Fallo.

“Ci sono cani che si sbranano fra loro, due o più cani chiusi in mini gabbie - affermano alcuni cittadini - e cani denutriti, esposti alle intemperie e pieni di ferite. Eppure questo canile è sovvenzionato da ASL e comune di Lanciano. Tempo fa - proseguono - furono scoperte carcasse di cani in una fossa comune, eppure nei registri risultavano ancora in vita”.

Una situazione di disagio per gli animali ospiti, ma anche per volontari e veterinari che si trovano costretti a spostarsi dalle loro sedi, nei 79 comuni della provincia di Chieti serviti dalla struttura, per raggiungere la sede tra le montagne.

Il canile sanitario di Fallo, inoltre, non avrebbe le strumentazioni adatte per garantire la giusta tempestività nella risoluzione delle urgenze. Tanti, quindi, i punti oscuri di questa vicenda che, dopo tanti anni, non riesce ancora a vedere la luce. Forse si riuscirà a trovare la soluzione più adatta solo dopo una denuncia?

 

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La ASL Lanciano-Chieti-Vasto ci ha chiesto una rettifica sui contenuti di questo articolo, per leggerla, basta cliccare qui.

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