LANCIANO - Sono arrabbiate e deluse le mamme dei bambini che frequentano l’asilo nido L’Arcobaleno nel quartiere Santa Rita per i cambiamenti trovati a inizio anno scolastico.
La gestione della struttura è stata infatti assegnata ad una cooperativa esterna e le storiche maestre del nido sono state trasferite. E a questo non si rassegnano le mamme, affezionate alle educatrici dei loro bambini ed alla passione ed amore con cui hanno svolto il loro lavoro fino allo scorso anno.
“E’ stata una decisione dovuta, presa sulla base delle norme che ci vincolano a non poter fare nuove assunzioni e a doverci avvalere di aiuti esterni”. Così l’assessore all’istruzione del comune di Lanciano Marcello D’Ovidio ha spiegato la questione.
Dopo i disguidi dello scorso anno, anche il nido La Campanella di viale Marconi, quest’anno, è tornato ad essere attivo, insieme alle altre due strutture comunali Il Sorriso a Marcianese e, appunto L’Arcobaleno. E vista la carenza di personale comunale, l’esternalizzazione ad una cooperativa è stata necessaria.
“Abbiamo scelto di affidare L’Arcobaleno ad una cooperativa - ha spiegato D’Ovidio - per il minor numero di bambini reiscritti e per non dover dare ad esterni La Campanella, visti i problemi sorti lo scorso anno”. Se nell’asilo Il Sorriso i bambini reiscritti sono circa 16, a L’Arcobaleno hanno fatto domanda di reiscrizione in 8. E non potendo, per motivi di gestione interna, affidare ad altri La Campanella, la scelta dell’amministrazione comunale sembrerebbe essere stata quasi obbligata.
“Sappiamo di aver arrecato un disagio a famiglie e bambini - ha proseguito l’assessore - ma purtroppo ci siamo trovati costretti a prendere questa decisione. Decisione di cui avevamo parlato con le famiglie una settimana fa”.
Le mamme però non l’hanno presa bene e si dicono pronte a “lottare” per riavere le maestre nell’asilo del quartiere Santa Rita per garantire continuità di insegnamenti ai propri bambini.
“Non è possibile fare marcia indietro sulla destinazione delle educatrici - ha concluso l’assessore D’Ovidio - abbiamo però dato massima disponibilità alle famiglie. Potranno infatti liberamente scegliere di restare nella stessa struttura, oppure seguire le maestre nel nuovo nido di assegnazione. Probabilmente non è la soluzione migliore, ma è tutto ciò che ora possiamo fare”.