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Aumento TARI: la Rieco rimanda le accuse al mittente

"E' biasimevole addossare responsabilità ad altri per giustificare aumenti tariffari", è quanto affermano in una lettera dalla stessa Rieco.

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LANCIANO - Non si placano le polemiche sull’aumento del 6% della TARI e sulla motivazioni che il comune di Lanciano ha fornito in merito a tale aumento. E anche la risposta della Rieco in cui intende smentire e chiarire i fatti, dopo le accuse del comune, non si è fatta attendere.

“La Rieco ha ricevuto in usufrutto dal comune di Lanciano mezzi usati e di cui alcuni fortemente datati (anche di 26 anni) non tutti utilizzabili, - si legge in una nota della stessa società che gestiva il servizio di igiene urbana comunale, prima del passaggio all’Ecolan - quindi necessariamente integrati con mezzi di proprietà sin dal primo giorno. La stessa ha restituito al comune tutti i mezzi utilizzati per il servizio reso per ben 4 anni e tre mesi, assolutamente operativi sino al medesimo giorno della riconsegna, oltre a quelli mai entrati in servizio”.
 
“Inoltre - affermano ancora dalla Rieco - nell’arco del periodo di servizio, la Rieco ha effettuato sui medesimi mezzi una serie di spese per manutenzioni pari a circa 500 mila euro. Risulta biasimevole, pertanto, - proseguono nella nota - il comportamento di un ente pubblico o di chi si premura di rappresentarlo che, al fine di giustificare aumenti tariffari, tenti di addossare le responsabilità, presumibilmente di altra natura, a soggetti imprenditoriali che hanno correttamente svolto i propri servizi e adempiuto ad ogni obbligazione”.
 
“Al contrario, - si legge ancora nella nota - purtroppo, la Rieco non ha ancora ricevuto l’integrale pagamento del proprio corrispettivo dovuto contrattualmente, per cui si è reso necessario il ricorso ad una procedura monitoria in danno del comune di Lanciano, strumentalmente taciuta agli organi di stampa dall’ente medesimo. Tali circostanze - si conclude - risultano ampiamente documentate e verranno chiarite nelle opportune sedi”.

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