Foci di fiumi, torrenti e fossi “mettono in evidenza come l’Abruzzo debba affrontare al più presto la sfida della depurazione” è quanto afferma Goletta Verde di Legambiente, dopo la presentazione dei risultati dei campionamenti lungo la costa.
“Sono fortemente inquinati sette punti della costa abruzzese, con cariche batteriche doppie rispetto ai limiti di legge” è quanto emerge dalle analisi.
Sui nove punti monitorati, nel chietino, risultano fortemente inquinati la foce del fosso Vallelunga, tra Francavilla al Mare e Pescara, la foce del fiume Moro a Ortona, la foce del fosso San Giovanni a Fossacesia e la foce del fosso Marino a Vasto.
”Le nostre analisi - ha detto il responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti - confermano le criticità di un sistema depurativo che continua a immettere in fiumi, fossi e torrenti carichi inquinanti non trattati adeguatamente. Il nostro obiettivo è proprio quello di scovare le criticità di questo sistema che in Abruzzo, cosi come nel resto del Paese, funziona purtroppo a singhiozzi".
"Tutti casi, dal sequestro dei depuratori ai casi di salmonella, così come i risultati dei nostri monitoraggi - afferma il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco - testimoniano l'urgenza di mettere in campo politiche adeguate per il recupero e la tutela dei fiumi, delle falde e delle acque."
Legambiente Abruzzo ribadisce la necessità di controlli e interventi rapidi sulla depurazione e chiede alla regione di istituire anche un tavolo sui contratti di fiume.