LANCIANO - Tutti assolti perché il fatto non sussiste. E’ questa la sentenza che mercoledì scorso ha messo fine alla vicenda che aveva visto imputato l’intero ex cda dell’Ecolan con l’ex presidente Riccardo La Morgia ed i consiglieri Nicola Di Toro, Luigi Toppeta, Nicola Carulli, Camillo Di Giuseppe per abuso d'ufficio.
“L’esito della sentenza - ha dichiarato con soddisfazione Riccardo La Morgia - ha dimostrato come il castello di accuse sia stato totalmente, e consapevolmente, infondato”. “Con la nostra assoluzione - ha proseguito La Morgia - è finalmente chiaro a tutti come il processo sia stato strumentale a farci fuori sotto l’aspetto della credibilità, ma oggi torniamo più forti di prima”.
“E’ emblematico come siamo stati perseguitati sia dal punto di vista giudiziario che politico - gli ha fatto eco l’avvocato Luigi Toppeta - il tutto per portarci ad un processo mediatico che potesse minare le nostre persone e professionalità”.
“Nel cda del 1 ottobre 2009 avevamo proposto una rimodulazione delle tariffe per andare incontro agli utenti - ha sottolineato l’ex presidente Ecolan - e la realizzazione di un impianto di biostabilizzazione e nulla è mai avvenuto. Se non lo sperpero di denaro pubblico per portare avanti un ricorso che ha portato ad un nulla di fatto”.
Sono soddisfatti, ma anche arrabbiati gli ex consiglieri che continuano a chiedersi come sia stato possibile rimuovere un cda con un bilancio con 2 milioni e 800 mila euro di utile ed insinuare nell’opinione pubblica il dubbio che non fossero persone corrette e che lavoravano per il bene della collettività.
“Aspettatevi ulteriori iniziative - ha concluso Toppeta - non possiamo anticipare nulla, ma di sicuro non finisce qui”.