LANCIANO - A distanza di qualche giorno dalla visita dell’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, il movimento civico Progetto Lanciano esprime al sua soddisfazione per gli impegni presi per il rilancio dell’ospedale di Lanciano.
”Dopo anni di tagli indiscriminati, finalmente un segnale di inversione di tendenza atteso da tutta la popolazione frentana e dal personale medico e paramedico. - ha affermato il coordinatore cittadino Pino Valente - Progetto Lanciano vigilerà sul fatto che le promesse si trasformino in realtà visto che negli ultimi anni di promesse sul Renzetti ne abbiamo sentite tante, ma nei fatti Lanciano ha perso 114 posti letto, unità complesse, il trauma team e 12 milioni di euro”.
“Gli impegni annunciati, e che vanno realizzati - ha proseguito Valente - sono però solo un primo passaggio, importante ma non risolutivo per il rilancio del nosocomio frentano. L'aspetto fondamentale è ridefinire il ruolo che l'ospedale Renzetti deve avere all’interno della rete ospedaliera provinciale e regionale. Il nostro presidio deve tornare ad essere punto di riferimento di un comprensorio di oltre 100mila abitanti e può tornare ad esserlo non solo con gli interventi annunciati di riqualificazione dell’edilizia sanitaria e tecnologica ma con la definizione di una precisa mission, all'interno di una strategia complessiva aziendale. In parole povere - ha detto ancora il vicesindaco - bisogna definire quali specialità verranno dislocate nel nostro nosocomio per permettere al Renzetti di dare nuove risposte agli ammalati frentani sempre più spesso costretti ai viaggi della
speranza. Così come è fondamentale intervenire drasticamente sulle liste di attesa che diventano sempre più lunghe costringendo spesso i nostri cittadini a rivolgersi presso strutture private”.
Progetto Lanciano chiede anche l’elaborazione di un nuovo piano sanitario aziendale che dia a Lanciano un ruolo centrale rispetto al territorio di riferimento.
“Non è più accettabile avere in vigore l'atto aziendale che ha marginalizzato la sanità dell'Abruzzo del sud. E' poi innegabile che l'accentramento di specialità nel capoluogo teatino, con il depauperamento di professionalità presenti nei nosocomi dell’Abruzzo meridionale, non ha prodotto risultati concreti nei confronti degli ammalati. - ha concluso Pino Valente - Siamo fiduciosi nel fatto che l'assessore regionale Paolucci recepisca questi nostri suggerimenti lanciati con spirito costruttivo e per ridare dignità alla sanità dell'Abruzzo meridionale”.