LANCIANO - Come ogni anno, oggi, 27 gennaio, si celebra il Giorno della Memoria, in cui si ricordano le vittime dell’Olocausto e la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuto il 27 gennaio 1945, ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.
E anche Lanciano, soprattutto nelle scuole, vuole ricordare questa giornata attraverso eventi e manifestazioni.
Il Liceo Scientifico Galilei, da sempre attento a queste tematiche, lo fa attraverso un vero e proprio percorso che, dall’esterno all’interno, mira a ripercorrere le tappe di un pezzo di storia.
Si parte all’interno del secondo cortile della scuola. Sul marciapiede ci sono lastre di metallo che raffigurano volti urlanti, proprio come nel Museo della Memoria di Berlino, il tutto delimitato da una palizzata con dietro, simbolicamente, alcune paia di scarpe. Nel resto dello spazio, pannelli fotografici storici, collocati su bancali di legno.
Si prosegue all’interno, in 5 aule aperte con disegni, una mostra sulla storia de genocidi, e letture e testimonianze con accompagnamento musicale di alcuni componenti della banda studentesca. Si conclude con la proiezione di “Con gli occhi di Tito e Marco”, video realizzato in occasione del viaggio d’istruzione proprio ad Auschwitz, durante lo scorso anno scolastico.
Anche la scuola media D’Annunzio si unisce alle celebrazioni con “Scuola e Shoah: il dovere di ricordare per una società migliore”. Si inizia alle 10.30, nella Sala della Cultura della chiesa di Santa Rita. I ragazzi interpreteranno la tragedia dell’Olocausto attraverso immagini, musiche, canti e parole. Dopo l’introduzione del dirigente scolastico Claudio Bosco, si entra nel vivo con una coreografia sulla deportazione degli ebrei, un brano eseguito al piano sui temi di Schindler's List, l'intervento di don Michelino Di Lorenzo e il proclama degli alunni della prima A. Si proseguirà con un esperimento scientifico sul “prototipo della razza ariana” per concludere, infine, con l’esecuzione del brano Gam Gam, canzone scritta da Elie Botbol che riprende il quarto versetto del testo ebraico del Salmo 23, da parte del coro della scuola.