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Sangritana: i sindacati incontrano i vertici per sviluppi e prospettive future

Dopo la fusione, si auspica una vera sinergie tra le tre aziende

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LANCIANO - Prima visita dei rappresentanti sindacali Filt-Cgil regionale, Franco Rolandi, e provinciale, Maurizio Di Martino, per la “nuova” Sangritana, dopo la fusione con GTM e Arpa.

In mattinata, Rolandi, Di Martino ed il presidente Sangritana Pasquale Di Nardo sono partiti da Pescara con il treno delle 9.16 e sono arrivati a Lanciano, dove hanno visitato l’officina di Torre Madonna e quella di Saletti ed il deposito del reparto autolinee nella zona industriale di Lanciano, per una verifica diretta del trasporto su ferro e dell’azienda in generale.


“La nuova azienda unica - ha dichiarato il presidente Pasquale Di Nardo - pone nuove prospettive, soprattutto per Lanciano che, come annunciato, sarà la sede del ramo ferro”. E per questo è attiva una verifica sul cantiere di Saletti per il ripristino del tracciato storico.
 “Sarà importante creare una vera sinergia tra le tre aziende - ha proseguito Di Nardo - che dovranno essere una sommatoria di storia, competenze e progetti futuri”.


“In questi ultimi 20 anni - ha detto Di Martino, che oltre ad essere rappresentante sindacale, è anche un dipendente storico dell’azienda frentana - ho visto numerosi cambiamenti che hanno fatto della Sangritana un’azienda di respiro interregionale, unica nel centro Italia e con questa fusione auspichiamo che si possa migliorare ancora di più, soprattutto ragionando nell’ottica di una macroregione adriatica in cui Sangritana è l’unico vettore su ferro”.


“Per Sangritana è essenziale far parte di questa azienda unica - gli ha fatto eco Rolandi - e per la Regione è un grande vantaggio. E’ stato sì necessario un aiuto all’Arpa, ma è anche un’àncora di salvataggio per il trasporto locale”.
 Con i suoi circa 1700 dipendenti, la nuova azienda unica dei trasporti abruzzese si colloca all’ottavo posto come influenza in Italia e sembra essere un’esperienza necessaria sia su gomma che su ferro per essere un interlocutore più credibile, e di riguardo, anche nei confronti del Ministero.

“Posso anticipare - ha concluso Rolandi - che oggi ci sarà un incontro con il presidente D’Amico sui possibili sviluppi occupazionali importanti ed eventuali criticità nel settore manutentivo”.

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