Frutta e verdura locale, così come carne e biscotti. Pasta, marmellata e yogurt abruzzesi, latte e mozzarelle molisani. E dove non si arriva con le aziende del territorio intervengono marchi importanti, certificati e garantiti.
È emersa una particolare attenzione per l’alimentazione dei piccoli lancianesi durante "A tavola con le famiglie", l’incontro organizzato dall'amministrazione comunale e dalla ASL svoltosi ieri presso il Polo museale, con l'intento di far conoscere i prodotti che le mense scolastiche comunali propongono ai 2000 bambini delle scuole dell’infanzia, materne e primarie di Lanciano.
Il menu, studiato dal dirigente medico SIAN della ASL Flora Di Tommaso, oltre a seguire le linee guida nazionali, tiene contro anche dei dati regionali, che vedono un aumento in Abruzzo dell’obesità infantile. “Ho scelto di abbassare la quota proteica – ha spiegato la dott.ssa Di Tommaso – senza però rinunciare né alla qualità né alla nostra tradizione.” Ed ecco che nel menu autunno/inverno compare raramente la carne rossa per lasciare spazio a quelle bianche e al pesce. E per tramandare la nostra tradizione culinaria compaiono il risotto con zucca gialla e le “pallotte cacio e ove”, realizzate con una ricetta semplificata che prevede l’uso di un minor numero di uova, da somministrare rigorosamente una volta al mese.
Tra le altre novità l’uso perlopiù di alimenti biologici, la scelta di inserire lo spuntino a metà mattina per trasmettere ai più piccoli l’importanza di consumare 5 pasti giornalieri, così come la scelta di pane a ridotto contenuto di sale e la scomparsa di panature e glassature preconfezionate, che hanno lasciato spazio a quelle realizzate direttamente dal personale della mensa.
Tra i cibi meno graditi dai bambini si confermano spinaci, pesce e legumi, anche se rispetto agli ultimi tre anni ne emerge una maggiore adesione al consumo, così come per insalata e frutta. E da quest’anno le pietanze non consumate saranno usate per fini di solidarietà e per sfamare i cani ospiti del rifugio comunale.
Piatti colorati, per cercare di attirare i piccoli con il gioco dei colori, ma anche piatti buoni, come hanno potuto verificare i numerosi genitori insegnanti intervenuti all’incontro, che hanno assaggiato piatti freddi e caldi, salati e dolci, preparati dal personale delle mense scolastiche per l’occasione.