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Sangritana: il consiglio regionale dice il suo primo sì alla fusione

Delusione, dubbi e rammarico dall'area frentana

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Con un solo contrario, due astenuti ed il resto dei voti favorevoli, ieri sera, il consiglio regionale ha votato in favore della fusione di Sangritana, GTM e Arpa.

Delusione da parte dei politici locali che, fino all’ultimo consiglio comunale straordinario, avevano tentato di evitare la “morte” di Sangritana.


“102 anni di gloriosa storia della società frentana cancellati per salvare Arpa - ha scritto il vicesindaco Pino Valente sulla sua pagina Facebook - è uno dei giorni più tristi della mia vita”. “Il documento approvato in consiglio comunale a Lanciano ad unanimità - ha scritto invece il capogruppo di Forza Italia Manlio D’Ortona - a tutela della Sangritana spa, completamente ignorato. Così non va”.


Ma già dai giorni scorsi il sì dell’Aquila all’azienda dei trasporti pubblici locali era nell’aria. Sembrava infatti poco probabile, anche se non impossibile, che dalla Regione approvassero la proposta partorita dal consiglio comunale, ovverosia che fosse Sangritana ad inglobare Arpa e GTM. Un po’ per difficoltà logistiche di mettere d’accordo tutti i soci (94% Regione e 6% tra Comuni e Comunità Montane) dell’Arpa, un po’ per motivi economici, legati ai debiti della società di trasporti abruzzese e un po’ perché la Regione, essendo socio di maggioranza di entrambe, si trovava nella piena legittimità di agire in autonomia.


Resta il rammarico per il nostro territorio che si trova a perdere un altro grande pezzo di storia che, da più di cento anni, ha sempre rappresentato per il territorio frentano e del Sangro-Aventino una realtà di notevole importanza nell’ambito del trasporto pubblico e turistico. E resta anche la preoccupazione per le sorti dei più dei 300 dipendenti dell’azienda frentana.

Ma restano anche dubbi economici, sulla scorta dei dati forniti dallo studio del commissario alla Spending Review Carlo Cottarelli sullo stato delle partecipate italiane ed in particolare su Sangritana spa. A leggere il suo resoconto, nel 2012, anno di riferimento dell’analisi, Sangritana era in perdita di 324 mila euro. Nulla a che vedere con il passivo di 5,3 milioni di euro di Arpa, maglia nera in Abruzzo, sempre per lo stesso anno, ma resta il dubbio di come faccia ora Sangritana a “salvare” Arpa come si è detto nei giorni scorsi.

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