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Ampliamento De Titta: tutto da rifare?

I consiglieri di minoranza chiedono un consiglio straordinario con le associazioni per rivedere il tutto

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LANCIANO - Tutto da rifare per il caso De Titta? I consiglieri di minoranza non si danno per vinti, e secondo le norme previste dal regolamento comunale, chiedono la convocazione di un consiglio comunale in seduta straordinaria per la trattazione del "Riesame e revoca della deliberazione consiliare del 15.10.2014, assunta a maggioranza (10 favorevoli, 9 contrari, un astenuto), di approvazione della proposta n. 55 del 25.9.14, recante ‘Ampliamento ed adeguamento alle norme dell’Istituto Magistrale “C. De Titta” di Lanciano con demolizione dell’ex Scuola all’aperto. Accordo di programma tra la Provincia di Chieti e il Comune di Lanciano - Ratifica’. - Decisioni consequenziali”.

I 10 consiglieri firmatari chiedono, inoltre, che la seduta sia aperta alla partecipazione delle associazioni che tanto si erano opposte alla realizzazione della nuova struttura. Ovvero sia, FAI-Sezione di Lanciano, Italia Nostra, Nuovo Senso Civico, Ilaria Rambaldi Onlus, Polis Frentana, Pro Loco Lanciano, CasaPound Lanciano e associazione culturale Sant'Egidio e delle Istituzioni (I.N.U.-Sezione Abruzzo e Molise-L’Aquila, Resp. arch. Luigi Properzi; SOPRINTENDENZE B.A.A.A.S. L’Aquila e Chieti; Settore Urbanistico e Pianificazione del Territorio della Provincia di Chieti, Responsabile arch. Antonio Di Chiacchio.

La richiesta, firmata dai consiglieri Marco Di Domenico, Manlio D'Ortona, Graziella Di Campli, Ermando Bozza, Tonia Paolucci, Eugenio D'Ovidio, Paolo Bomba, Errico D'Amico, Alex Caporale e Gabriele Di Bucchianico, sarà sottoposta all'iter tecnico-amministrativo previsto dalla legge ed eventualmente approvata.

"L'iniziativa - afferma Marco Di Domenico -  è volta a rimettere in discussione la delibera del 15 ottobre scorso, onde stoppare lo scempio urbanistico che andrebbe a violentare irrimediabilmente la zona monumentale più bella e storica della nostra città, in aperto contrasto con tutti i proclami su smart city, green city, ztl flessibile, piste ciclopedonali, miglioramento qualità della vita infraurbana con parchi e aree verdi attrezzate e valorizzazione del turismo sostenibile all'interno di un centro storico reinterpretato e rivalorizzato".

Qualora la richiesta venisse approvata, potrebbero aprirsi nuovi scenari all'interno dell'aula. Come si comporterebbe il gruppo di Progetto Lanciano dopo le dimissioni di Marcello Rovetto e le accuse di "scarso confronto" sul tema all'interno della coalizione? E i consiglieri di maggioranza che il 15 erano assenti? Ancora molti i dubbi e in tanti pensano che solo questo consiglio comunale straordinario potrebbe fugarli.

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