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Di Stefano si scaglia ancora sul CdA Sasi

A fargli eco il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca

Redazione
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LANCIANO - "Siamo fortememte preoccupati per come, nella gestione del bene comune acqua, la sinistra si comporti in maniera allegra ed approssimativa". E' quanto dichiarato, nella conferenza stampa indetta questa mattina a Lanciano dall'on. Fabrizio Di Stefano.


"La scorsa settimana il Presidente Scutti ha convocato i sindaci per esporre il progetto di incorporamento della ISI e della SASI ed in quella sede lo stesso Presidente della ISI ha bloccato i lavori dichiarando la volontà  e necessità di sciogliere la ISI " ha affermato il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca - tutto questo ovviamente senza che i revisori dei conti, che sono gli organismi predisposti al controllo delle società, avessero avuto la possibilità di prendere visione e valutare queste ipotesi di progetto".


Insomma - ha proseguito il deputato di Forza Italia - la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra. E di questo i sindaci di sinistra non se ne assumono la responsabilità. Teniamo conto che secondo una valutazione fatta dall'ing. Ferdinando Fusco, che tra l'altro è socio del presidente Scutti nella società Jericho Srl , e questo è quanto meno eticamente discutibile, ha valutato in oltre 76 milioni di euro il patrimonio delle reti idriche del nostro comprensorio (incarico affidato il 5 maggio 2012 e fatturato il 28 dello stesso mese, per un importo di oltre 50 mila euro) Capiamo che se qui non si fa un ragionamento serio e coscienzioso si rischia di mettere in gioco un enorme patrimonio dei Comuni, e quindi - ha affermato ancora Di Stefano - dei cittadini con potenziali conseguenze disastrose per i bilanci degli enti locali".

"Noi chiediamo che ci sia una commissione di sindaci di destra e di sinistra -  hanno concluso Di Stefano e Magnacca -  che possa prendere visione di tutti i progetti e valutarli approfonditamente; chiediamo che questi possano essere affiancati da consulenti di fiducia; chiediamo di sapere quanto costa alla collettività realizzare tali progetti di cui si sta discutendo e chiediamo di sapere inoltre se e quanto potrebbe essere l'eventuale ricaduta economica sullle amministrazioni.
Ed infine chiediamo ai sindaci di sinistra, ed al Partito Democratico in particolare, di assumersi  la responsabilità politica, e dei danni che questa gestione sta arrecando a questa colletività".
 

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