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6 ottobre: la polemica del collettivo Uallo' Ualla'

"Volevamo solo dare nuova verve ad un'annuale ripetizione di procedure ormai stantie"

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LANCIANO - Anche le manifestazioni del 6 ottobre, quest'anno, hanno generato polemiche. A chiedere spiegazioni per quanto accaduto è il collettivo autonomo Uallo' Ualla' a cui è stato negato il diritto di partecipare, attivamente, con canti e slogan, al corteo in ricordo dei martiri ottobrini.

Riportiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dal collettivo Uallo' Ualla'. "Come Collettivo Autonomo Uallo’Ualla’ avevamo intenzione di partecipare alla commemorazione dei Martiri proponendo uno spezzone libero in coda al corteo, intenzione di partecipare attivamente alla manifestazione bloccata però sul nascere - si legge in una nota del Collettivo - infatti, a pochi minuti dalla partenza del corteo, abbiamo trovato la ferma opposizione delle forze dell’ordine, che ci hanno minacciato di provvedimenti penali qualora avessimo esposto lo striscione e utilizzato i megafoni durante il corteo".

 

"La nostra partecipazione sotto questa forma non era una sorpresa, dato che per settimane avevamo cercato di metterci in contatto, invano, con l’Anpi, organizzatrice dell’evento. Al momento del nostro arrivo però, interpellati dalla polizia circa la nostra presenza, gli esponenti dell’associazione hanno negato di conoscerci - si dichiara ancora nella nota - A molti di noi sono stati chiesti documenti per essere identificati, nella maggior parte dei casi a ragazzi minorenni. La possibilità di partecipare in modo alternativo ad un corteo libero a tutta la cittadinanza ci è stata pertanto preclusa, sostenendo che la nostra presenza potesse costituire un problema di ordine pubblico".

"L’opportunità di vedere valorizzata dai giovani, a nostro avviso i primi destinatari dell’eredità lasciata dai Martiri, la commemorazione, è stata negata. Avevamo voglia di spezzare il binomio 6 ottobre-filone, avevamo voglia di dare nuova verve ad un’annuale ripetizione di procedure ormai stantie. Si è cercato addirittura di zittirci quando, scendendo liberamente il corso, abbiamo iniziato a cantare. Un vile atteggiamento fascista nel giorno in cui la resistenza al fascismo doveva essere ricordata - affermano i rappresentanti du Uallo' Ualla' - Quando abbiamo chiesto le motivazioni di tale comportamento nei nostri confronti, né l’Anpi né l’amministrazione comunale hanno saputo rispondere coerentemente, scaricando le responsabilità su terzi. In ogni caso la nostra reazione non è mancata, abbiamo fatto sentire la nostra voce per le vie del centro e sotto il comune".

"Riteniamo scandaloso quanto successo, inaccettabile che in una società democratica venga tappata la bocca a chi vuole far rivivere il ricordo di atti eroici compiuti da ragazzi che misero al primo posto la libertà di tutti piuttosto che la loro stessa vita - concludono i ragazzi del Collettivo - quanto accaduto il 6 ottobre 2014 non fa che aumentare la nostra voglia di giustizia, rafforza le nostre convinzioni. C’è ancora molta strada da fare, e Uallo’Ualla’ sicuramente non si fermerà".

Il Collettivo Uallo' Ualla' ha comunque preso parte, a distanza, al corteo, arrivando fino in piazza dei Martiri Lancianesi.

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