È stato condannato a 2 anni di reclusione e a un risarcimento danni di 5 mila euro il 24enne lancianese arrestato ad aprile per aver picchiato e minacciato di far abortire la giovane fidanzata incinta di sei mesi all'epoca dei fatti. La condanna per stalking, minacce, lesioni aggravate si somma all'accusa di domicilio ai danni dell'ex ragazza.
In aula, davanti al giudice Francesco Marino, il ragazzo si è difeso affermando che non avrebbe mai fatto del male alla ragazza perchè incinta e che la sua insistenza era dettata solo dal fatto che lui avrebbe voluto avere chiarimenti sulla relazione per assumersi le sue responsabilità di padre, mentre la ragazza lo avrebbe invece escluso dalla sua vita e da quella del nascituro.