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Multe pazze, la Confcommercio chiama in causa le agenzie pubblicitarie

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Dopo la comminazione di una lista di multe a diversi commercianti per via di alcune insegne pubblicitarie, per cui non era stata pagata la tassa per occupazione di suolo pubblico, interviene la delegazione lancianese della Confcommercio per alcune precisazioni in merito.

Il comunicato stampa afferma l’assoluta buona fede di alcune aziende che risulta si siano rivolte alle agenzie pubblicitarie del posto, affidando loro l’incarico di preoccuparsi di tutto l’iter delle procedure di legge idonee per l’istallazione di pre-insegne sul territorio frentano. Ora, se questo lavoro non è stato fatto secondo le norme, si potrebbe concludere che la responsabilità debba ricadere sulle agenzie di cui sopra. Alcune di queste si sono già accollate il problema e si stanno muovendo per poter giungere ad una soluzione legittima dell’intera vicenda. Inoltre, per le agenzie che hanno adottato questa linea d’azione - afferma sempre presidente MarinaTiberio – è possibile «avvalersi del cd “cumulo giuridico delle sanzioni”, per il quale è irrogata un'unica sanzione per la pluralità delle violazioni commesse, commisurata alla sanzione prevista per la violazione più grave , con gli aumenti previsti dalla legge».

Date queste premesse, la Confcommercio invita esplicitamente tutte le aziende che hanno scelto di rivolgersi alle agenzie pubblicitarie a inoltrare loro le multe ricevute, incaricandole di risolvere il problema in modo conforme alla normativa vigente.

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