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Il giorno della verità è finalmente arrivato: il sindaco Mario Pupillo rispedisce le accuse al mittente

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La giunta comunale era al gran completo per una conferenza quella di stamane che voluto chiarire e soprattutto rispedire le accuse al mittente. Il sindaco Pupillo non ha usato mezzi termini quando ha parlato di una vera e propria campagna mediatica "diffamatoria" sulla sua giunta e soprattutto sulla coalizione che lo ha portato a palazzo di città. Il clima inizialmente teso si è poi "rasserenato" quando è stato letto il nuovo comunicato di Fiorello Mastrocola di progetto Nazionale che ha svelato il suo "trucco" quando nel messaggio-comunicato di ieri parlava di strani "magheggi" all'interno del Pd che accusava di avergli fornito il documento.
Il sindaco ha poi letto un comunicato stampa, che vi riportiamo, nel quale punto per punto si controbbatte alle accuse dei giorni scorsi ed ha precisato, e soprattutto non ha smentito, come in quel "PROTOCOLLO" si precisasse quello che la passata amministrazione ha fatto in maniera clamoraso in molti casi, uno per tutti l'inserimento di ex assessori defenestrati dal centro destra e poi inseriti nel CDA dell'Ecolani. "Una volta entrati in comune non abbiamo applicato nulla di quello  che si trova scritto nel documento, anzi alcuni ruoli sono stati soppressi e altri ruoli vengono espletati gratuitamente come quello dell'avvocato Antenucci all'interno dell'ASI. Come non notare poi la rinuncia dell'ex assesore Caporale, padre dell'attuale consigliere Davide, che ha rinuncaito alla sua carica per non entre in conflitto di interesse con l'attuale nomina del figlio?" Insomma carte alla mano fin ora il Comune ha risparmiato 280 mila euro riducendo i vari cda ma forse" continua Pupillo "..qualcuno non ha ancora elaborato il lutto". E a chi gli dice di dimettersi replica "non siamo in una ditttaura saranno i cittadini a decidere, infatti vi annuncio che mi RICANDIDERO'
Le persone scelte, spicca far tutti il nome di Massimo Ranieri all’ecolan, sono per il sindaco professionisti che sanno come e dove intervenire negli incarichi affidatigli “… e nulla c’entra con il fatto che sono stati candidati”, prosegue.
In estrema sintesi quello che principalmente è emerso è stato il fatto che il protocollo di intesa che tanto clamore ha suscitato a questo punto risulta essere obsoleto ed archiviato.

 Ecco il testo integrale del testo del sindaco Pupillo


Lanciano, 15 Luglio 2013 - Sala Consiliare “Falcone-Borsellino”-
Comune di Lanciano
CONFERENZA STAMPA
del Sindaco di Lanciano Dott. Mario Pupillo
E’ necessario fare chiarezza su tutto quanto è stato detto e scritto sui giornali e sui media in
generale sul presunto accordo politico reso nell'ultima elezione amministrativa del Comune di
Lanciano al fine di informare correttamente la Città.
La nostra non è una difesa per condotte o omissioni che qualcuno ritiene penalmente rilevanti o in
spregio alla trasparenza dell’azione amministrativa e di governo della città.
Non è la sede per dibattere di beghe politiche ma si rende necessaria una doverosa, decisa e
puntuale smentita, nei confronti dell’intera città lancianese, contro le illazioni strumentali di alcuni
segmenti della società lancianese, incarnata da parti consistenti dell’attuale opposizione, riottosa al
cambiamento e, che in passato, è stata privilegiata da logiche clientelari di governo della cosa
pubblica.
La nostra compagine amministrativa, guidata dal sindaco Pupillo, sta combattendo mentalità e
logiche vecchie, non senza difficoltà ed a volte resistenze, e nei fatti (!) procede verso la
trasparenza, il merito, abbattimento costi.
Ebbene procediamo proprio con i fatti che sono l’unico faro per commentare e giudicare le
questioni attuali.
Il documento del 20.05.2011, denominato “Protocollo di intesa per la composizione del
Governo cittadino” (mai titolo fu più eloquente), dato in pasto ai giornali come un patto
scellerato e segreto sulle nomine di governo locale, contrariamente agli assunti di chi ha spinto e
suggerito di nascosto per la sua diffusione, non era e non è teso assolutamente a una mera e
bieca logica spartitoria. Il “Protocollo” era espressione di un accordo di intenti tra i sottoscrittori,
all’interno di quello di apparentamento previsto dal D.Lgs. N. 267/2000 art. 73, (T.U. Enti Locali),
da proporre nel rispetto della Legge e della trasparenza per l’accettazione e ratifica futura alla
coalizione che avrebbe vinto il ballottaggio, al fine di avere al suo interno rappresentati
espressione dei partiti e liste civiche che avevano ed hanno tuttora appoggiato e sostenuto la lista
del Sindaco Mario Pupillo.
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Come tutti sanno, ed è cosa ovvia, e come previsto dal Testo Unico sugli Enti Locali, la
designazione di assessori, vicesindaco e presidente del consiglio comunale e dei rappresentati del
Comune nei vari enti partecipati dallo stesso, si basa su nomine fiduciarie e su specifici e previsti
quorum deliberativi che impongo per forza accordi politici concertati e accettati dalla coalizione di
governo.
Ma vi è di più: l’azione di governo che è seguita successivamente ha completamente
disatteso e non considerato l’embrionale “Protocollo di intenti”, ed è stata ed è caratterizzata
nei fatti e negli atti, come di seguito si dirà, dalla massima trasparenza dell’azione di governo.
In particolare, A) la nomina di una personalità come l’avvocato Franco Ferrante all’Ente Fiera di
Lanciano, non è stata frutto, come sopra menzionato, di una logica spartitoria. È stata una nomina
fiduciaria condivisa riposta su un professionista capace e meritevole. Caso interessante è che tale
nomina è stata ritenuta legittima e trasparente dalla stessa magistratura amministrativa con
sentenza n. 566/2011 (T.A.R. Pescara), particolare questo molto significativo che è, nei fatti, la
prova provata del corretto agire dell’Amministrazione Comunale oggi al governo della città.
Come si ricorderà, avverso detta nomina, era stato presentato ricorso al T.A.R. assumendone la
illegittimità e il T.A.R. adito, nel rigettare il ricorso ha affermato con chiarezza che “va ricordato
che in base all’art. 50, comma 8, del D. Lgs. 8 agosto 2000 n. 267, il Sindaco provvede alla
nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende
ed istituzioni, “sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio”. Ora, interpretando tale
articolo, la giurisprudenza amministrativa ha precisato che tale normativa non si limita a
fissare nella materia le attribuzioni del sindaco, ma definisce anche la regola, di portata
generale (e prevalente sulle norme statutarie anteriori dei diversi enti, aziende e istituzioni,
eventualmente difformi), secondo cui le nomine e le designazioni di rappresentanti delle
amministrazioni locali presso altri enti di competenza del sindaco devono considerarsi di
carattere fiduciario, nel senso che riflettono il giudizio di affidabilità espresso con la
nomina, ovvero la fiducia sulla capacità del nominato di rappresentare gli indirizzi di chi
l'abbia designato, orientando l’azione dell'organismo nel quale si trova ad operare in senso
quanto più possibile conforme agli interessi di chi gli abbia conferito l’incarico”.
B) La nomina dei rappresentanti comunali nelle Farmacie Anxanum Spa ed in Eco.Lan è stata
posta in essere, sempre nel rispetto della legalità, con gli stessi criteri di cui al citato art. 50,
contemperati dalla capacità e meritevolezza dei designati.
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E non corrisponde al vero quanto assunto dall’opposizione e cioè che il regolamento approvato dal
consiglio comunale, sulla nomina dei rappresentati comunali negli enti partecipati dal Comune di
Lanciano, è stato una consacrazione ex-post e ipocrita di segreti e scellerati accordi politici tale da
renderlo inutile.
N.B. Al contrario il richiamato regolamento (proposto al consiglio dalle forze di maggioranza poche
settimane dopo il voto) è stato redatto, nell’ottica della trasparenza dell’azione amministrativa per
coniugare e contemperare il criterio di scelta fiduciaria, imposto dalla Legge, con specifiche ed
idonee competenze dei designati ai detti organi.
Recita, infatti, detto regolamento approvato dal Consiglio Comunale, che: “Le nomine o le
designazioni competono, ex art. 50 comma 8 e 9 del D. Lgs. n. 267 del 2000, al Sindaco
sulla base dei presenti indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 42,
secondo comma, lettera m) del D. Lgs. 267/2000…… Le nomine e le designazioni di
rappresentanti del Comune di competenza del Sindaco sono di carattere fiduciario. L’atto di
nomina deve essere motivato per esplicitare le ragioni che hanno condotto il Sindaco ad
operare la scelta nel rispetto dei criteri generali indicati all’art. 2”.
Ma c’è un particolare ancora importante: il rappresentante scelto per le Farmacie Anxanum Spa
non rientra neppure nella logica della dichiarazione di intenti (“Protocollo”), che, come sopra scritto,
è stata superata dagli indirizzi del Consiglio Comunale.
È questa la prova provata di una dialettica corretta tra le forze di maggioranza non inficiata da
vincoli o precedenti accordi e dunque da una condotta chiara dell’Amministrazione Comunale nel
rispetto del regolamento voluto e approvato per contemperare l’esclusiva fiduciarietà della nomina
(unico criterio prima del regolamento sulle nomine) alla competenza del o dei nominati.
Sottolineiamo con forza come in questi due anni questa Amministrazione ha:
A) indicato alla Fiera di Lanciano una personalità con esperienza politica e che non si è candidato
alle ultime elezioni. Tale personalità sta svolgendo un grande lavoro riportando la Fiera in utile
ed eliminando la figura del Direttore Generale (che sulle casse della Fiera ha comportato un
risparmio di circa 40 mila euro l’anno);
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B) chiesto la decadenza del vecchio CDA Eco.Lan e proposto agli altri Comuni soci, che poi lo
hanno sostenuto in maggioranza, il geologo Massimo Ranieri (non certo premiato per il numero di
preferenze, oltretutto scarse, ottenute nell’ultima tornata elettorale). Inoltre vi è stato, per i meriti di
questa Amministrazione, il taglio del numero dei componenti del CDA di Eco.Lan, la riduzione dei
compensi ai revisori, la riduzione della pubblicità, ecc. ecc.
Questi interventi-tagli hanno prodotto un risparmio di circa 150 mila euro l’anno;
C) eliminata la figura del Direttore delle Farmacie Anxanum Spa con un risparmio di circa 90
mila euro annue, eliminato il compenso dei due membri di nomina politica del CDA;
D) nominato il presidente del CDA delle Farmacie Anxanum Spa quale persona estranea alle
vicende politiche attuali e che nel suo curriculum è un ex-direttore amministrativo della Asl nonché
giudice di pace;
E) Rinnovo CDA ISI con proposta (poi accolta) all’assemblea dei Sindaci della riduzione del
compenso del CDA dell’ISI a 0 (zero) euro, proposta poi accolta. L’intento di questa
Amministrazione era di normalizzare la situazione alla ISI e raggiungere la fusione con la SASI,
risolvendo una cronica disputa e una questione annosa.
In questi due anni, quindi, il TAGLIO dei COSTI della politica nei CDA partecipati dal Comune
di Lanciano è stato un risultato raggiunto con un risparmio di oltre 280.000 euro così come
la nomina ai vertici apicali degli enti di personalità indiscusse ed indiscutibili secondo
merito e competenze e non utilizzando gli ENTI come camere di conciliazione per risolvere
questioni politiche attinenti ad Assessori defenestrati o alla nomina diretta di consiglieri
comunali.
Proseguiremo con forza l’azione politica per portare risultati a questa Città sulla moralità e
sul contenimento dei costi con delle operazioni coraggiose che andremo a proporre nei
prossimi giorni e per questo annunciamo che nella settimana prossima inizieranno gli incontri per
illustrare i due anni di mandato.
In conclusione il documento del 20.05.2011 è rimasto obsoleto, archiviato e superato dal
procedere dell’azione amministrativa. Infatti la rapida emanazione di un regolamento per le
nomine negli Enti nei primi mesi del mandato ha di fatto trasformato la nomina dei
componenti dei Cda, tra l’altro ridotti secondo le recenti normative della L. 135/2012, da
incarichi politico-fiduciari ad incarichi tecnico fiduciari. E a questo ci siamo attenuti.
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Tale metodo di nomina sicuramente non facilita la spartizione e la discrezionalità del Sindaco pro
tempore, e si rivela quindi ostativo ad un disegno di scarsa trasparenza, clientelare e mal si
concilia ad ogni retropensiero che ci viene addebitato.
Pertanto, con fermezza rispediamo ai mittenti ed ai mandanti ed ai gangli della
conservazione e del privilegio, finora mai intaccato di questa Città, tutto il fango che
giornalmente ci viene buttato addosso.
Il nostro operato, improntato alla trasparenza e alla Legge, ci convince che la strada presa è
quella giusta nel rispetto di quanto promesso e della fiducia che ci è stata accordata dalla
maggioranza dei cittadini lancianesi.
Lanciano, 15.07.2013

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